giovedì 18 febbraio 2010

Aprite porte e finestre. Al macero i markettari, gli inciucisti, gli affaristi e gli sniffatori

Perché così alla fine la melma sommerge davvero tutti

Ma la difesa non può essere "il più pulito c'ha la rogna"...
di Filippo Rossi da FareFuturo WEB MAGAZINE

Il metodo di difesa è sempre lo stesso. E si può sintetizzare così: il più pulito ha la rogna. C’è qualcuno che è accusato di qualcosa? C’è qualcun altro di qualcos’altro? La risposta arriva sempre pronta: eh sì vabbè, ma Tizio due anni fa aveva chiesto un favore; e poi c’è Caio che quanto a moralità… ecco a voi la prova, ve lo ricordate dieci anni fa? Per non parlare di Sempronio… E poi stai attento tu, sì proprio tu che scagli la prima pietra, sei così sicuro di non aver mai rubato la marmellata? E così via, in un continuo rimescolamento della melma nazionale in modo che, alla fine, tutti sembrino luridi. È così, il metodo di difesa è sempre lo stesso: so’ tutti uguali, alla romana. Che volete farci, sono fatti così. E poi, ancora; è il sistema; è il contesto; è l’ambiente, è lo stress…

In una caricatura ancor più comica (perché vera) di quella mirabile scena di The Blues Brothers in cui John Belushi cerca di giustificarsi con un elenco infinito di scuse: «Non ti ho tradito. Dico sul serio. Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!».

Ma non funziona così, non può funzionare così. Perché, intanto, la responsabilità giudiziaria, politica, morale è, sempre, individuale: se qualcuno ha fatto qualcosa d’illegittimo, ne deve rispondere in prima persona. Non ci sono cavallette che tengono. Il contesto non è un’attenuante: se tutti rubano significa che tutti sono ladri, non certo che tutti sono innocenti. In fondo è semplice. E poi, forse la cosa più grave, la filosofia del “tutti colpevoli, nessun colpevole” spiattellata così in faccia ai cittadini, non può che portare, gradualmente ma inesorabilmente, a un degrado profondo della moralità pubblica. È una finta giustificazione che però entra nella testa della gente trasformandosi in un tarlo malefico, in uno spirito maligno: «Se l’ha fatto Lui – dice – lo puoi fare anche tu». È così, alla fine, che un fantomatico contesto prende il sopravvento. E la melma sommerge davvero tutti, ma proprio tutti…

15 febbraio 2010

Nessun commento:

Posta un commento