domenica 7 marzo 2010

E' sempre stimolante ascoltare Gianfranco Fini, ma....c'è un ma!


Non è mai privo d'interesse l'ascolto del Presidente della Camera, specialmente ora che il suo verbo trova apprezzamento ed ascolto URBI et ORBI.

Innanzi alla caduta dell'etica politica e dei valori, giustamente l'articolista richiama alla necessità di una rifondazione della politica stessa che non può che partire da un'attenta selezione della classe dirigente, da un ricambio della stessa sulla base di valori che la rendano interiormente, ma anche esteriormente, diversa dall'attuale.

Già, ma questa classe dirigente novella dovrà avere anche un progetto o dovrà limitarsi a prendere il posto dell'attuale, ormai allo stato di putrefazione ?

E ancora. Dov'era il PRESIDENTE FINI fino a qualche anno fa ? Non era per caso addetto alla cura dell'orto che ha prodotto questi CARCIOFI ? E soltanto ora si rende conto della SUA semina?

SOLTANTO ORA s'accorge che il SUO orto è infestato da mogli/sindachesse candidate......amanti candidate........sorelle candidate....... generi candidati......... segretarie candidate.................ed è altresì infestato da tanti animaletti cornuti ?

Di fronte a simile raccolto migliore sarebbe la meditazione e, semmai, lo stimolo ad altri non collusi a parlare EX CATTEDRA.





L'appello del presidente della Camera
Senza una buona classe dirigente, la politica non può rinnovarsi


di Caterina Consoli da FfWebmagazine

Nel caos determinato dal pasticcio delle liste dei candidati per le Regionali si era un po' perso di vista negli ultimi giorni uno dei temi importanti di questi tornata elettorale: la selezione della classe dirigente, alla luce soprattutto delle inchieste che vedono coinvolti anche politici nella gestione di appalti e favori legati al G8 della Maddalena e al piano delle grandi opere. Da Napoli – più precisamente da un convegno organizzato dalle fondazioni Farefuturo e Mezzogiorno Europa sull'argomento del rilancio del Sud grazie alla buona politica – è stato il presidente della Camera Gianfranco Fini a ritornare sul tema: «Sancire la non candidabilità dei condannati per reati contro la pubblica amministrazione è un principio a tutela dello stato e dei cittadini».

Il riferimento di Fini è alla discussione che si è aperta nel governo e fra le forze politiche in generale sul tema caldo della corruzione emerso non solo dalle inchieste che puntano i riflettori sui sistemi di gestione degli appalti, ma anche al ritorno di fenomeni inquietanti come la corruzione legata a tangenti con singoli esponenti politici. Per questo motivo una discussione all'interno del Pdl e poi della maggioranza di governo ha riportato al centro non solo l'inasprimento delle pene per i reati legati alla corruzione, ma assieme a questo la necessità che gli stessi partiti si muniscano di un codice etico interno. Sempre Fini ha definito infatti «di fondamentale importanza un rinnovamento della politica attraverso una rigorosa selezione della classe dirigente all'interno dei partiti, anche di quella proveniente dalla società civile».

Se il provvedimento è riuscito ad andare in porto in Consiglio dei ministri («Ho già avuto modo di esprimere il mio plauso per il varo del disegno di legge anti-corruzione deliberato dal Consiglio dei ministri che ora si appresta all'esame parlamentare») il dibattito tra gli schieramenti stenta a decollare se non come strumento sterile di campagna elettorale: «C'è l'assoluta necessità – ha spiegato ancora - che le candidature siano, come si diceva un tempo, al di sopra di ogni sospetto come la moglie di Cesare, ed invece si dà vita ad un dibattito sconclusionato, rinfacciandosi tra uno schieramento e l'altro il problema». Alla politica la terza carica dello Stato ha chiesto insomma di innalzare il tono del dibattito ma soprattutto di allargare la prospettiva con il quale lo si affronta, anche perché «non si può dire che la legalità sia una pre-condizione e poi ridurla alla brevità dei processi, ed alla presenza della polizia e della magistratura sul territorio. La legalità è una serie di politiche che presuppongono inevitabilmente la qualità della classe dirigente».

5 marzo 2010

19 commenti:

  1. Anonimo7.3.10

    La moglie di Alemanno nel listino è un vero schifo

    Manola

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  2. Anonimo7.3.10

    S'è svegliato !

    Diceva così l'aiutante del MARCHESE DEL GRILLO !

    Fini vada in pensione........con tutto il suo codazzo.

    Luigi

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  3. Anonimo7.3.10

    Benedetto sia il casino di sabato scorso.

    Adesso si svegliano tutti, adesso tutti a parlare di pulizia, rinnovamento e cazzate varie.

    Sono nauseato. Prima mi facessero vedere che fine fanno fare al vertici del Lazio, ai vertici della Provincia, a quei quatrro imbroglioni se vogliono il mio voto.

    Roberto

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  4. Anonimo7.3.10

    Ma nun ci scassasse à minchia !

    U' facitti iu stu casinu?

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  5. Anonimo7.3.10

    Stimato Presidente,

    ma fino alle ultime elezioni politiche chi supervisionava il partito Alleanza Nazionale, chi dava il placet alle candidature, alle liste, ai Municipi ?

    Chi ce l'ha messo Milioni alla Circoscrizione, e Piso al coordinamento?

    Ma innanzi a tutto ciò, chi è che ha allevato questo pollaio?

    Troppo facile ora andarsi a rifare la verginità dinanzi a quattro studentelli di primo pelo che, probabilmente, neppure sanno chi è stato Giuseppe Mazzini.

    Paolo Cancelli

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  6. Anonimo7.3.10

    Colpo di Stato

    Da questa notte l'Italia non è più, ufficialmente, una democrazia. Napolitano ha firmato il decreto della legge interpretativa del Governo che rende alcuni italiani più uguali degli altri. Le leggi d'ora in poi saranno interpretate, ogni volta che converrà a loro, da questi golpisti da barzelletta e, alla bisogna, interverrà un presidente della Repubblica che dovrebbe essere messo sotto impeachment per alto tradimento.
    Napolitano ha firmato di notte, di fretta, mentre gli italiani dormivano (forse per una volta si vergognava anche lui). Le liste elettorali senza firme, con firme non autenticate, liste neppure presentate, le liste porcata sono state interpretate, riverginate. Formigoni e Polverini sono stati riammessi. Una qualunque lista dell'opposizione con il più piccolo vizio di forma sarebbe stata respinta. Siamo in dittatura. Sembra strana questa parola detta all'inizio di una nuova primavera: "dittatura".
    La magistratura è fuori gioco. Il Parlamento è fuori gioco. Le leggi, anzi i decreti legge del Governo, sottratti alla discussione parlamentare, sono la norma. La firma di Morfeo Napolitano è sempre scontata. E ora, persino l'interpretazione delle leggi è soggetta a Berlusconi, è compito del Governo. Io Berlusconi, io La Russa, io Cicchitto, io Maroni, io Gasparri, io Napolitano... io sono io e voi, cari italiani, miei sudditi, non siete un cazzo. Io emano le leggi, le interpreto e regno.
    I ragazzi del MoVimento 5 Stelle hanno raccolto firme per la strada, valide, autenticate per mesi durante questo gelido inverno. Senza un soldo di finanziamento, tutto di tasca loro. E sono stati ammessi in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Campania. Formigoni e la Polverini se venissero eletti, non avrebbero nessuna legittimità e i primi a saperlo sono proprio loro. Nessuna legge regionale in Lombardia e nel Lazio potrebbe essere ritenuta valida dai cittadini. Il lombardo e il laziale a questo punto avranno il diritto sacrosanto di interpretare le leggi come cazzo gli pare.
    Da oggi inizia una nuova Resistenza, l'Italia non è proprietà privata di questi scalzacani. Questa legge porcata in un certo senso è un bene. Ora è chiaro che il Paese si divide in golpisti e democratici. Noi e loro. La Grecia è vicina e forse ci darà una mano. Tloc, tloc, tloc. Girano le pale. Tloc, tloc, tloc. Si scaldano gli elicotteri.
    Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

    Ps. In questi giorni sono in Campania per sostenere Roberto Fico e tutta la lista regionale a 5 stelle! Oggi, venerdì 5 marzo, alle ore 17 sarò a Caserta e alle 20 a Portici. Domani alle 11 sarò a Torre del Greco, alle 16 a Nusco e alle 21 ad Avellino

    Beppe Grillo

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  7. Anonimo7.3.10

    E' sbarcato un marziano ?

    Il riferimento di Fini è alla discussione che si è aperta nel governo e fra le forze politiche in generale sul tema caldo della corruzione emerso non solo dalle inchieste che puntano i riflettori sui sistemi di gestione degli appalti, ma anche al ritorno di fenomeni inquietanti come la corruzione legata a tangenti con singoli esponenti politici. Per questo motivo una discussione all'interno del Pdl e poi della maggioranza di governo ha riportato al centro non solo l'inasprimento delle pene per i reati legati alla corruzione, ma assieme a questo la necessità che gli stessi partiti si muniscano di un codice etico interno. Sempre Fini ha definito infatti «di fondamentale importanza un rinnovamento della politica attraverso una rigorosa selezione della classe dirigente all'interno dei partiti, anche di quella proveniente dalla società civile».


    Ma questo dove stava ?

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  8. Anonimo7.3.10

    Di Pietro, D'Alema, Fini, Bersani, Casini

    la formazione d'attaco per la nazionale in Sud Africa !

    Però ritirategli i passaporti, così restano in AFRICA !

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  9. Anonimo7.3.10

    Kompagno Gianfranco...... silenzio !

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  10. Anonimo7.3.10

    PALLONI gonfiati, a caccia di MILIONI,
    in Italia e in ALEMANNIA,
    sempre a caccia ndò se magnia.

    Ed in tempo di elezioni
    ecco arrivano gli imbroglioni.

    Tanto dire e poco fare
    manco e liste sanno presentare.

    Pascuino

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  11. Anonimo7.3.10

    Napolitano è stato saggio. Ma la figura che si è fatta è veramente squallida.

    Spiacente, ma a votare non ci vado.

    Passo un turno e osservo.

    Giuliana

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  12. Anonimo7.3.10

    No!
    Giuliana vacci a votare che: Ghedini ha già pronto il "decreto interpretativo" del risultato elettorale !

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  13. Anonimo7.3.10

    IERI DI pIETRO NON VOLEVA VINCERE A TAVOLINO, OGGI VUOLE IMPICCARE NAPOLITANO.

    MA LI TIENE I SENTIMENTI ?

    IL PRESIDENTE HA FATTO L'UNICA COSA SAGGIA PER RIPARARE L'ERRORE DEI "POLLI" DI FINI E ALEMANNO

    GIORGIO

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  14. Anonimo7.3.10

    Formigoni : " La moviola ha dimostrato che il fallo lo avevano fatto loro"

    Ora se vogliono ch'io torni a votare facciano pulizia


    Giuliana

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  15. Anonimo7.3.10

    Anche la CEI ha detto che avete imbrogliato.

    VERGOGNATEVI !

    FORZA EMMA

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  16. Anonimo8.3.10

    SCIENZIATI AL POTERE COME COORDINATORI DEI NOSTRI PARTITI,NON AZZECCAGARBUGLI,BUROCRATINI CHE MANGIANO I PANINI O PEGGIO.PER FAR CIO' SOSTENETE LA CADIDATA PDL-UDC A GROTTAFERRATA WWW.MARIAELISALUCCHETTA.IT (SITO WEB)CHE COORDINA UN GRUPPO INTERNAZIONALE DI SCIENZIATI...IL MONDO NON PORA' ESSERE SALVATO DAI FURBI BUROCRATINI,CHE SI SONO GIA' BEVUTI TUTTE LE ACQUE DEI CASTELLI..V LAGO DI ALBANO,SQUARCIARELLI ECC...

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  17. Anonimo8.3.10

    LE IDI DI MARZO.....
    Tu quoque Gianifranchi fili mihi!!!!!

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  18. Anonimo8.3.10

    Le IDI DI MARZO,...ci siamo quasi....
    Tu quoque Gianifranchi FNI mihi...
    meglio!!!....

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  19. Anonimo8.3.10

    levato uno o due ,tutti gli altri sono della stessa parrocchia ,tipo irlandesi.

    hanno squittito,perche' non si dava il voto a milioni e milioni e milioni di italiani. ora starnazzano ,perche' "il loro presidente" ha fatto valere la ragion di stato,non inculan..li per niente. che goduria .

    Renè

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