martedì 1 giugno 2010

Così parlava Cesare Salvi......nel 2006 !



La sinistra Ds sbugiarda Prodi: ci sono settori dov´è possibile tagliare gli sprechi
martedì, 14 novembre 2006



Cesare Salvi è un senatore dei Ds. E´ il capo di una delle correnti della sinistra interna ai Ds, “Socialismo 2000″.° °

Un annetto fa, pubblicò assieme ad altri suoi colleghi, tra cui si può citare Massimo Villone, un libro in cui venivano rendicontati gli sprechi delle amministrazioni territoriali.

Quelle guidate dal centrosinistra, in primis.

Adesso si segnala per il fatto di aver deciso di presentare alcune proposte di legge, e alcuni emendamenti alla Finanziaria, proprio per ridurre gli sprechi dello stato.

Se tagliare gli sprechi si può, evidentemente lo si deve fare.

L´obbiettivo delle iniziative legislative di Salvi, è quello di eliminare sei miliardi di euro di sprechi. E poi quello di reperire quattro miliardi. Onde evitare che la Finanziaria tagli in settori strategici e utili al cittadino, con atti da macelleria sociale.

Innanzitutto Salvi ha presentato una proposta di legge di revisione costituzionale (questa ha tempi lunghissimi, ovviamente) per ridurre il numero di parlamentari da 1000 a 600.

Fa d´uopo ricordare, che se fosse passato il progetto di riforma costituzionale voluto dal centrodestra, questa riduzione si sarebbe già attuata.

Sempre la stessa proposta di legge costituzionale del senatore dei Ds, vorrebbe portare il numero dei membri di governo ad un massimo di 40 unità .

Proposta lodevole. Soprattutto se si tiene conto che Prodi ha portato i membri del suo gabinetto a 102. Un record in 60 anni di Repubblica!

A tal riguardo, Salvi dichiara:

L’impazzimento c’è stato all’inizio, quando venne fatto un nuovo decreto legge per spostare le competenze in base a come si erano divisi i posti. Si disse che era necessario perché c’erano troppi partiti ma la parte del leone la fecero Ds e Margherita“.

Poi Salvi ha avanzato altre due proposte, che potrebbero tradursi in emendamenti alla Finanziaria.

Con la prima si vogliono tagliare sprechi ed enti inutili: Sviluppo Italia (e quando la elimini?) e l´Isvap.

Così come si vuole fissare un tetto massimo al numero dei componenti i CdA, di società controllate dallo stato.

Sempre in riferimento ai CdA, si vuole fissare un tetto anche ai compensi di chi ne fa parte: non più di 250.000 euro l‘anno.

L´altra proposta di legge, invece, riguarda il finanziamento pubblico ai partiti.

Che si vorrebbe fosse proporzionale non al numero degli elettori, ma al numero dei votanti effettivi.

Insomma si può tagliare.

Prodi invece vuole solo tassare!

Io suggerirei anche di tagliare il finanziamento pubblico ai giornali.

660 milioni di euro di risparmio: mica male!

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