sabato 24 luglio 2010

Ai consiglieri della Regione Lazio rimborsi d'oro mensili

Ahi ahi ahi RENATA ! BOSSO - ASTORRE è solo l'aperitivo !

Va bene il grande impegno sul maxi-contenzioso legale ereditato, va bene la razionalizzazione della sanita', ma su questo malcostume cosa s'intende fare ?


Ma cosa scrive IL TEMPO ?

Stanziati 300 mila euro al mese anche senza ricevute. Oltre allo stipendio e ai benefit da favola ai politici altri 4.190 euro per le spese.

CAMPIDOGLIO Ma in Comune tagliano il gettone di presenza


Più di 4 mila euro al mese di «rimborsi» per ogni consigliere, che si aggiungono allo stipendio che varia da 8 a 10 mila euro. Rimborsi tra virgolette perché vengono stanziati automaticamente e non dopo la presentazione delle spese sostenute. Ogni mese la Regione Lazio spende più di 300 mila euro per assicurare che i consiglieri possano avere un filo diretto con i propri elettori. Soldi versati anche a chi di elettori non ne ha: i 13 eletti nel listino.

Il meccanismo è collaudato da tempo: la Regione gira i soldi ai partiti che poi provvedono a trasferirli ai singoli consiglieri. Precisamente la Pisana stanzia 4.190 euro netti al mese per ogni componente dei gruppi politici. La formula magica è «Rapporto eletti-elettori»: il contributo mensile, che si aggiunge allo stipendio, è destinato a coprire le spese per rappresentare al meglio i cittadini nell'assemblea del Lazio. C'è chi affitta un ufficio, oltre a quello che gli spetta in Consiglio regionale, chi organizza pranzi e cene con gli elettori, chi «investe» in manifesti o in altre iniziative. Ma c'è anche chi quei soldi non li spende. E se li tiene. Perché è vero che è previsto un rendiconto delle spese (dove peraltro sarebbe facile far quadrare i conti) ma non tutti i partiti lo chiedono. Tant'è che ci sono alcuni consiglieri che raccolgono comunque scontrini e fatture varie benché non abbiano mai dovuto mostrarli. Ma questo è niente. Perché hanno diritto ai 4.190 euro mensili anche quelli che hanno conquistato il posto alla Pisana nel listino, cioè la formazione di tredici persone legata alla vittoria del candidato alla presidenza del Lazio.

Tredici candidati (14 con il presidente) che non hanno speso un euro per la campagna elettorale e che, almeno di solito, non hanno particolari legami con il territorio. Anzi che spesso non hanno proprio consenso. Capita che il loro inserimento nelle liste sia dovuto al raggiungimento di equilibri politici. Tant'è che spesso finiscono nella lista «d'oro» collaboratori di consiglieri, di deputati o senatori. Capita. Anche perché le norme regionali prevedono che nella formazione collegata ai candidati governatori ci siano sette donne e sette uomini e siano rappresentate tutte le province. Un «incrocio» complesso che fa sì che spesso la quadra si trovi faticosamente e attingendo a candidati non proprio di primo piano. In ogni caso anche loro, che non hanno campagne elettorali da pagare o particolari spese da caricarsi, portano a casa i «rimborsi», arrivando a ottenere più di 12 mila euro al mese di stipendio.

Non solo perché basta ottenere un posto da presidente di Commissione per conquistare anche 1.400 euro al mese in più di indennità, l'auto blu e qualche contratto per lo staff. Male che va si può fare il vicepresidente di Commissione (in tutto sono 36) e conquistare 700 euro al mese in più. Tutto a spese, ovviamente, dei cittadini. C'è soltanto un'unica consolazione. Non hanno diritto al contributo per le spese politiche, secondo un vecchio emendamento peraltro a questo punto poco comprensibile, gli assessori che non siano stati eletti in Consiglio.

Facciamo i conti: ogni mese il Lazio spende per i contributi ai consiglieri regionali 305 mila 870 euro. Di questi, 54.470 vanno ai tredici eletti nel listino. Resta sullo sfondo la questione che si discute ormai da più di cinque anni: la modifica della legge elettorale con la cancellazione del listino. In quel caso il problema sarebbe risolto alla radice: niente più listino niente più consiglieri «miracolati». Meno spazio ai giochi di Palazzo e ai privilegi dei politici e più rilevanza ai cittadini. Se ne è parlato tanto ma al momento di votare non se ne fa mai niente e la legge resta quella. Se poi a qualche consigliere venisse in mente di togliere il contributo per le spese politiche (in fondo chi guadagna 12 mila euro può permettersi di pagare pranzi e cene con gli elettori senza altri rimborsi) sarebbe ancora meglio. Ma per ora non sembra che alla Pisana ci siano consiglieri con le forbici in mano.



Alberto Di Majo

11/07/2010


Dunque 300.000 euro al mese per 12 mesi fanno 3,6 milioni l'anno, salvo che non si siano riconosciuta anche la 13a. Una somma che fa il pari circa con i RIMBORSI D'ORO alla Provincia di Roma sui quali, dopo due anni e mezzo, è possibile poter dire che " vanno lento pede il Procuratore Giovanni Ferrara e tutti i suoi sostituti, fermi alle richieste di rinvio a giudizio.

Dicono le malelingue : "Vuoi vedere che andrà tutto in prescrizione ? "


Leggendo di simili notizie le FORMICHE INCAZZATE cominciano a porsi molte domande, non ultima a cosa serva pagare tasse e sopratasse Regionali, Provinciali e Comunali.



La certezza è che fa bene TREMONTI a strizzare questi amministratori all'acqua di rose.



I tremendi tagli che non frenano però i RIMBORSI D'ORO

Ma, se l'obiettivo è l'ingrasso dei consiglieri, sorge la preoccupazione, fra la gente comune, per possibili indigestioni dato l'abbondante mangime.

Ma le FORMICHE INCAZZATE hanno già la cura da suggerire: un'abbondate bevuta di olio di ricino.

3 commenti:

  1. Anonimo24.7.10

    Ce ne vorrebbe una botte di olio di ricino per purgarli ben bene.

    E' di stamattina la notizia : Dalla nascita della seconda repubblica 3 MILIARDI di euro ai partiti! 3 miliardi di euro.......6.000 miliardi di vecchie lire......stanno bene per 4 generazioni !

    Voce e notte

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  2. Anonimo24.7.10

    Di fronte a questi fatti, sentendo Fini, Bocchino e Granata parlare di legalità, Bersani, Di Pietro e Company fare il controcanto, vedendo i pensionati giocare a briscola con qualche magistrato fra una pala eolica ed un'altra, mi sento fuori dal mondo. Vuoi vedere che alzandomi ogni mattina per andare a lavorare sto compindo un atto ILLEGALE ?

    Uno STRONZO che ancora lavora per 2.000 euro al mese.

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  3. Anonimo24.7.10

    Fanno semplicemente schifo.

    Andrea

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