venerdì 16 luglio 2010

E' passata la riforma bancaria negli USA : torna la speranza.

Non sarà perfetta, non sarà completa, ma mentre in Europa si chiacchiera Obama ha messo giù la sua riforma della finanza a stelle e strisce.

La rivoluzione si basa su tre fondamentali che parzialmente recepiscono l'animus di Paul Volker, l'ex Governatore della FED che negli anni 80 domò l'inflazione, ora consigliere di Obama.

1) il governo avrà nuovi poteri per avvistare “pericoli sistemici” in capo a colossi bancari, e smembrarli d’autorità.

2) nasce una nuova agenzia federale per la tutela del piccolo consumatore e utente di servizi finanziari.

3) vengono introdotte restrizioni severe alle attività speculative delle banche come gli investimenti in hedge fund e titoli derivati.

E' un primo passo e neppure tanto deciso. Gli Stati Uniti infatti abbondano di enti di controllo federali e statali, spesso scoordinati nella loro attività. Ma che si stia tentando di mettere la mordacchia ad una finanza fuori da ogni etica di mercato è ora un fatto. Tutto dipenderà poi dai decreti attuativi e dagli uomini che saranno preposti ai controlli.

La realtà dice infatti che i segnali premonitori del deragliamento c'erano, e pure in abbondanza.

Ma qualcuno, per insipienza, per incapacità o per interesse chiuse gli occhi.

E' tanto e quanto avvenne anche in Europa e nel resto del mondo.

Naturalmente il mondo finanziario l'ha presa male.

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SP500 1076.47 -19.53 -1.78 18:13:08
NASD_COMP 2205.84 -42.16 -1.88 18:13:07
NASD100 1825.85 -29.15 -1.57 18:13:11

E chi se ne frega !

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