martedì 10 agosto 2010

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PD E IDV AI FERRI CORTI SU ALLEANZE
08 agosto, 21:18

ROMA - Pd e Idv ancora ai ferri corti sul tema delle alleanze con i Democratici che insistono su un governo di transizione che coinvolga tutta l'opposizione, compreso Pier Ferdinando Casini, e Gianfranco Fini. ''Por fine al berlusconismo e' un lavoro da fare con tutta l'opposizione e Fini e Casini sono essenziali'', sottolinea il vicesegretario del pd, Enrico Letta chiarendo che Di Pietro ''da solo non basta''. Da qui l'obiettivo di una alleanza larga per battere il presidente del Consiglio che ora - sottolinea il vicesegretario - punta al Quirinale, ''uno shock da evitare'', sostiene ottenendo la risposta dura dell'ex Pm e di tutto lo stato maggiore dell'Italia dei Valori che, insieme, ribadiscono ancora una volta la necessita' di andare subito alle elezioni per ''liberarsi del novello Nerone''. Quella che deve essere una risposta alla ''destra peronista, illiberale e xenofoba'' di Berlusconi e Bossi non puo' essere il ritorno alla prima Repubblica, la costruzione di un centro in cui si colloca la piu' retriva conservazione'', cioe' quel ''terzo Polo'' a cui guarda una parte significativa della dirigenza del partito democratico, afferma Luigi De Magistris bollandolo come ''disegno reazionario'' contro il quale la politica dell'alternativa e la societa' che resiste devono mettere in campo, uniti, un progetto forte. In sostanza, dall'Idv viene una richiesta diretta al Pd di schierarsi con nettezza smettendola di considerare essenziale il rapporto con Casini. L'Italia dei Valori si attende una risposta univoca dai democratici e invita il partito di Bersani a superare la paura del voto, facendo proposte ma senza ''spocchie''. Intanto, un fronte di emergenza democratica e' chiesto anche dal leader dei Verdi Angelo Bonelli che auspica un governo di transizione per riformulare la legge elettorale che faccia finalmente scegliere i parlamentari agli italiani e non ai segretari di partito e affronti il conflitto di interessi. Ma contro Enrico Letta si scatena il Pdl, anche con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti che bolla il vicesegretario come un fan della ''vecchia politica'' che ritiene di non dover tener conto della volonta' popolare.

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