sabato 13 agosto 2011

GIARDINO SENSORIALE A FRASCATI : sono decisamente contrario ! Soldi buttati in linea col DUCEnnio, col BIDE'nnio ed il TRIndegno !


Cosè un GIARDINO SENSORIALE ? Ne abbiamo davvero bisogno a FRASCATI ?

Per capire di cosa si parla, per quali contesti è concepito, per calare il progetto nella realtà frascatana, sono andato a documentarmi.

Guardate cosa scrive uno dei fortunati fornitori delle piante occorrenti. Leggete dove vanno realizzati questi GIARDINI.

Dopo di che chiedetevi se A FRASCATI si abbia o meno questa necessità.

Chiedetevi sia quanto costi la realizzazione, sia la successiva manutenzione.

Ovvero fate quelle valutazioni che si fanno sulle spese in famiglia : reale necessità/costo/beneficio/ costo manutenzione futura.

Il provvedimento, leggo, è stato votato all'unanimità.

Valutate voi....... io le mie valutazioni le ho gia fatte.....ma non sono VANGELO !

http://www.verdiincontri.com/articoli/art09103.htm


IL GIARDINO SENSORIALE: NUOVA FRONTIERA DELLA PROGETTAZIONE





Il tempo trascorso in un ambiente naturale può dare alle persone di diverse età una serie di benefici per la salute, che arrivano persino alla riduzione dello stress ed al contenimento della pressione sanguigna.
Diversi parchi e giardini offrono ai propri fruitori paesaggi mozzafiato o splendide fioriture, ma solo un giardino sensoriale viene specificatamente progettato per stimolare e potenziare tutti e cinque i sensi delle persone che lo frequentano.



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Da studi condotti nei paesi anglo-sassoni (in particolare Canada e Stati Uniti) e nell'Europa del Nord, dove il concetto di giardino sensoriale è stato sviluppato e dove questo tipo di giardino si è diffuso in misura maggiore rispetto all'Italia, è emerso come la fruizione continuativa un'area verde progettata a questo scopo possa avere comprovati effetti terapeutici, in particolare su persone affette da disabilità (per esempio paralisi, cecità, demenza, morbo di Alzheimer), che possono godere del contatto con la natura in un contesto sicuro ed idoneo ad agevolarne il recupero psico-fisico ed il mantenimento e rafforzamento delle attività residue.

Il giardino sensoriale si dimostra molto interessante anche quando a goderne sono i bambini, in particolare quelli della fascia di età compresa tra i 3 ed i 10-12 anni: in esso possono giocare e divertirsi, stimolando nel contempo le loro percezioni sensoriali e sviluppando nuove abilità, ad esempio impiegando parte del tempo a far crescere e ad avere cura di piccole piantine da cui ricavare una propria fonte di cibo. Tutto ciò serve a far sviluppare loro l'auto-stima e l'auto-consapevolezza fin dalla più giovane età, con notevoli benefici sulla salute psico-fisica.

Il giardino sensoriale riesce però dare un grande contributo al benessere psico-fisico ed emozionale di tutte le persone, in quanto può diventare un fantastico posto dove rilassarsi, riflettere, leggere, meditare, contemplare la natura e. non meno importante, socializzare.





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Interattività è una delle parole chiave nella progettazione e nella creazione di un giardino sensoriale. Perchè l'interattività sia sviluppata ai massimi livelli occorre considerare diversi fattori:

in fase di progettazione bisogna aver chiaro chi saranno i futuri utilizzatori del giardino (target), la loro età ed i loro eventuali problemi di carattere fisico o psicologico. Chiediamoci quando essi desiderano usare lo spazio verde, cosa si aspettano dal suo utilizzo, quali sono i loro limiti fisici o psichici. Ciò serve a definire le strutture del giardino e scegliere correttamente piante ed elementi d'arredo, per non creare barriere architettoniche e facilitare l'uso degli elementi che compongono il giardino anche alle persone con eventuali disabilità. Ad esempio le creazione di aiuole rialzate rispetto al piano dei percorsi pedonali favorisce l'interattività con persone costrette su una sedia a rotelle.


creiamo zone per il riposo, con panchine e tavoli, e zone per il gioco, magari inserendo strutture che stimolino la fantasia dei più giovani, come assi d'equilibrio, aree sabbiose, dondoli, scivoli, ceppaie d'albero tagliate a diverse altezze, piattaforme sopraelevate, alberi dai grossi rami che partono fin dal livello del terreno, il tutto tenendo sempre in massima considerazione la sicurezza.


facciamo in modo che sentieri e camminamenti abbiano un andamento piuttosto sinuoso: ciò serve a rendere più interessanti le forme del giardino, permettendo di suddividere meglio le varie zone e creare l'aspettativa di ciò che potrà essere visto dopo la curva successiva.


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Ecco quali sono i principali orientamenti per un corretto approccio alla progettazione di un giardino sensoriale:

integrazione, non segregazione: se si progetta per persone con particolari disabilità occorre tener conto anche delle esigenze delle altre persone che utilizzano lo spazio, come parenti od accompagnatori, per far convivere serenamente persone con abilità anche differenti. In ogni caso, indipendentemente dal grado di abilità, tutte le persone devono avere almeno una zona del giardino da poter apprezzare e di cui godere


ricerca chiara della stimolazione sensoriale: una volta stabilito quale sarà il target, la progettazione deve tendere deliberatamente ed in maniera appropriata alla chiara stimolazione di ognuno dei cinque sensi, naturalmente scegliendo le soluzioni più adatte per il target considerato. Facciamo in modo che ogni pianta sia messa nella posizione giusta, che permetta le condizioni ideali di crescita ma favorisca anche l'effetto sensoriale che le viene richiesto


facilità di gestione e sostenibilità economica: consideriamo durante la progettazione anche il modo in cui il giardino dovrà essere gestito e la manodopera che verrà richiesta per la sua manutenzione, cercando di trovare un giusto equilibrio tra il budget stanziato per la futura manutenzione e la ricerca del massimo effetto sensoriale. Teniamo presente che la manutenzione può diventare un'ottima attività fisica ed educativa se le persone che frequentano il giardino ne vengono coinvolte: pensiamo quindi in anticipo ad eventuali attività che possano coinvolgere nella manutenzione i visitatori


opportunità d'uso: la portata innovativa della creazione di un giardino sensoriale è enormemente potenziata se c'è un'appropriata informazione verso i fruitori, per spiegare gli scopi del giardino e le migliori metodologie per un suo soddisfacente godimento. In fase di progettazione sarebbe opportuno destinare un piccolo budget per la creazione di volantini od opuscoli esplicativi da consegnare ai visitatori prima della visita al giardino. Molto importante è anche la collaborazione con le aziende di trasporto per facilitare l'arrivo di persone che vivono in zone relativamente distanti. Si può anche valutare la creazione di un blog o di un sito web per pubblicizzare il giardino e spiegarne lo scopo, le funzioni ed il modo migliore per una sua corretta fruizione


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Il giardino sensoriale è così chiamato perchè deve stimolare le percezioni di tutti e cinque i sensi.

Ogni persona che frequenta un giardino sensoriale deve vedere i propri sensi pungolati o addirittura rafforzati, e tale obiettivo può essere perseguito in diversi modi:


vista: forme, colori e punti di attrazione visiva contribuiscono a creare la bellezza del giardino. Anche le variazioni stagionali contribuiscono a rendere sempre interessante dal punto di vista visivo il giardino

piantiamo piante con fioriture dai colori molto vari, raggruppandole per macchie omogenee di colore. Cerchiamo di fare in modo che in ogni momento vi sia nel giardino qualche zona cha abbia un colore interessante, studiando bene in fase di progettazione la scelta delle piante adatte

Se vi sono periodi di minore fioritura vi devono essere piante che col colore del fogliame diano luce e varietà al giardino: creiamo macchie con piante dal colore rosso, giallo, grigio oppure usando piante dal fogliame variegato

Accostando le piante cerchiamo di creare contrasti interessanti, giocando sulla diversità tra forma, dimensione e colore dei vari tipi di pianta

Alcune piante possono essere potate in forma obbligata per creare punti focali che attirino lo sguardo

utilizziamo le graminacee ornamentali o altre piante dalle foglie nastriformi, per dare un bellissimo senso di movimento al giardino quando tira un po' di vento

inseriamo nel progetto piante che riescano ad attirare farfalle, uccelli e piccoli animali, per rendere il giardino pieno di vita e di movimento

serviamoci di apposite piante per la schermatura di aree poco gradevoli (fuori o dentro al giardino) che non vogliamo siano viste

udito: il canto degli uccelli, il suono di campanellini mossi dal vento, il rumore delle ghiaia sotto i piedi, il fruscio del vento tra le foglie possono contribuire a creare una sorta di 'colonna sonora' del giardino

per attirare gli uccelli possiamo utilizzare piante molto nettarifere o piante che producono molte bacche: un giardino dove si sente il canto degli uccelli dà l'idea di essere immersi nella natura ed invita alla frequentazione

prevediamo l'installazione di rifugi per gli uccelli e di attrezzature per fornir loro cibo ed acqua

nelle zone dove c'è più vento possiamo legare ai rami degli alberi vari tipi di sonaglio (ad esempio quelli di tipo cinese)

creiamo qualche gioco d'acqua: il suono dell'acqua che scorre ha un notevole effetto rilassante ed è molto piacevole

se non è di impedimento a persone con particolari forme di disabilità motoria, cerchiamo di utilizzare per alcuni camminamenti materiali che 'suonino' quando ci si cammina sopra, come ad esempio la ghiaia. Per le persone non vedenti è più facile sapere in quale parte del giardino si trovano se i camminamenti sono fatti di vari materiali che producono suoni diversi quando vengono calpestati

in alcune zone, come quelle di sosta, può essere installato un impianto sonoro che diffonda musica rilassante o suoni della natura

tatto: i giardini possono essere pieni di cose che stimolino il senso del tatto, come i morbidi muschi e licheni che si sviluppano su rocce e tronchi, oppure piante dal fogliame flessibile che chiede solo di essere accarezzato

inseriamo nel giardino materiali di diversa consistenza tattile: se vicino ai giochi d'acqua abbiamo sassi lisci, in un'altra zona potremo mettere rocce rugose o coperte di licheni

scegliamo piante robuste, che non si spezzino facilmente anche se vengono toccate: per le piante più delicate scegliamo siti più difficili da raggiungere. Cerchiamo di alternare le varie consistenze delle foglie (carnose, pelose, ecc.) per fornire diverse sensazioni al tatto

includiamo diversi tipi di superficie nei camminamenti, alternando ad esempio mattonelle, ghiaia, sassi ecc.

non potiamo le piante a portamento piangente anche se i rami arrivano a livello del terreno (a meno che non vi siano problemi di sicurezza)

facciamo in modo che si alternino aree soleggiate ad aree ombreggiate, dove i materiali presenti possano riscaldarsi in maniera diversa ed offrire diverse sensazioni tattili

valutiamo bene l'inserimento delle piante spinose, che potrebbero essere pericolose per i bambini. Eventualmente sistemiamole in zone meno difficili da raggiungere rispetto ai camminamenti e le aree di sosta

olfatto: chi non ha mai goduto del profumo emanato da alcune piante quando se ne tocca il fogliame o della fragranza emessa da alcune piante in fiore?

inseriamo nel giardino fiori dal profumo indefinito, che stimolino l'olfatto ed invoglino il visitatore a ricercare la fonte dell'aroma

piantiamo vicino ai camminamenti piante erbacee ed aromatiche che, se calpestate o sfiorate, possano emanare un bellissimo profumo (tutte le labiate si prestano egregiamente a questo scopo)

nei limiti del possibile teniamo ben distinti gli odori, non ammassando le piante aromatiche o dalla fioritura profumata tutte nella stessa area, in modo che non vi sia troppa confusione tra i profumi, ma ogni singolo aroma possa essere ben definito e riconosciuto

diamo la preferenza a piante impollinate da uccelli od insetti piuttosto che a quelle ad impollinazione anemofila (che potrebbero causare forme di allergia in individui sensibili)

usiamo per la pacciamatura composti come la corteccia di pino o altri materiali che, oltre a svolgere la loro funzione primaria, possano emanare anche un gradevole profumo

gusto: non tutti hanno goduto del gusto particolare di un frutto o di una verdura prodotta in proprio, ma chi l'ha provato difficilmente riesce a fare un passo indietro

inseriamo un'area dove possano crescere erbe aromatiche ed essere raccolte ed usate per la cucina

valutiamo la possibilità di inserire, tra le piante ornamentali, anche piante ortive di particolare bellezza, oppure di riservare parte del giardino alla coltivazione di alcuni ortaggi

inseriamo nei limiti del possibile alberi da frutto e frutti di bosco come ribes, uva spina, more e lamponi. Per il sottochioma degli alberi facciamo inselvatichire le fragonine di bosco

valutiamo molto bene l'eventuale tossicità di alcune piante, supervisionando sempre i bambini anche quando raccolgono bacche o piccoli frutti ritenuti sicuri


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A seconda delle varie esigenze possono essere realizzati diversi tipi di giardino sensoriale:

giardino sensoriale per malati di Alzheimer: può essere realizzato in ospedali oppure in strutture che ospitano le persone affette da questa grave malattia. La sua creazione deve prevedere un'azione collaborativa e sinergica tra il progettista e lo staff medico (neuro-psichiatra, geriatra, tecnico della riabilitazione) al fine di giungere ad un assetto che possa offrire una miglior qualità della vita ai malati di Alzheimer ed a quelli colpiti di altre forme di demenza.


giardino sensoriale per i bambini: può essere realizzato in strutture come scuole o asili, sia pubblici che privati. Ai bambini piace molto partecipare ad attività dove possano essere coinvolti attivamente, specialmente in giardino, dove i loro sensi possono essere stimolati nei modi più diversi.

Naturalmente anche persone non malate ed adulti possono godere di giardini progettati specificamente per le due categorie sopra citate.


17 commenti:

  1. Uccellino13.8.11

    Già presentata dal furbetto Posa gliela bocciammo

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  2. Anonimo14.8.11

    Esauriente, esaustivo. Altri soldi spesi a gogo'. Ma a chi vengono in mente simili amenità a Frascati dove spesso salgo da Roma proprio per apprezzarne il verde e l'aria fresca?

    Renato Mastropiccolo

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  3. Buttano i soldi in questo modo, poi non ci sono i fondi per il Santa Rita. Vergogna !

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  4. Susanna Dolci16.8.11

    E nemmeno per creare delle strutture adeguate di assistenza ai disabili psichici di Frascati o una struttura "Dopo di noi" per quei disabili psichici adulti che restano orfani o completamente senza famiglia... Per loro ed i familiari non c'è una festa, non c'è riposo... Niente... Altro che giardino sensoriale... Che andassero ad usare gli immobili del Comune in maniera adeguata e socialmente utile... E non solo quelli...

    Susanna Dolci

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  5. Susanna Dolci16.8.11

    E nemmeno per creare delle strutture adeguate di assistenza ai disabili psichici di Frascati o una struttura "Dopo di noi" per quei disabili psichici adulti che restano orfani o completamente senza famiglia... Per loro ed i familiari non c'è una festa, non c'è riposo... Niente... Altro che giardino sensoriale... Che andassero ad usare gli immobili del Comune in maniera adeguata e socialmente utile... E non solo quelli...

    Susanna Dolci

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  6. Susanna Dolci16.8.11

    "Venissero create, invece, delle strutture adeguate di assistenza ai disabili psichici di Frascati o una struttura "Dopo di noi" per quei disabili psichici adulti che restano orfani o completamente senza famiglia... Sempre di Frascati. Per loro ed i familiari non c'è una festa, non c'è riposo... Niente... Altro che giardino sensoriale... Che venissero usati gli immobili del Comune in maniera adeguata e socialmente utile... E non solo quelli... Susanna Dolci, sorella di una disabile psichica di Frascati.."

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  7. Guglielmo Corazza17.8.11

    Susanna HA ragione da vendere condivido in pieno le sue richieste !!!! Quante famiglie in sofferenza con (Disabili psichici) ma chi li aiuta? viviamo in una società civile? Credo che da questo punto di vista siamo lontani anni luce. Spendere soldi per il giardino sensoriale credo che siano buttati al vento. Non serve riempirsi la bocca e dire abbiamo fatto il giardino ...... Stiamo con i piedi per terra e vediamo la realtà .

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  8. Condivido in pieno quello che sostiene Susanna Dolci, ha ragione da vendere. Una struttura che possa accogliere i disabili senza più famiglia sarebbe più che necessaria perchè costoro possano mantenere la loro DIGNITà DI CITTADINI.....e poi un giardino sensoriale noi ce l'abbiamo già o sbaglio? è Villa Torlonia che, se opportunamente ristrutturata (vialetti, scale d'accesso etc.) potrebbe essere visitata, come del resto già è, per rilassarsi......perchè BUTTARE i soldi così?......tanto paga Pantalone....

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  9. Anonimo25.8.11

    ma pubblicate tutti i commenti?

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  10. Anonimo25.8.11

    allora visto che non pubblicate tutti i commenti ci riprovo!
    il mio commento iniziava così e non voleva essere in nessun modo offensivo, per beata ignoranza si intende quando uno ignora, non conosce.
    Beata ignoranza! mi sembra estremamente scorretto e superficiale parlare di cose che non si conoscono. Quel progetto prevedeva il recupero di un'area degradata di Villa Torlonia, area in cui "il grande ex geometra e poi dopo architetto .....
    P.s. per chi volesse sapere come continuava il messaggio chidesse all'amministratore del blog di pubblicarlo.
    Ciao a tutti da un indignato come voi

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  11. Anonimo25.8.11

    Caro Sig. Cristofanelli, garante dell'informazione frascatana, con il Suo comportamento di "filtro" che in altre EPOCHE si sarebbe detta CENSURA, entra di diritto nel campo dei comportamenti che lei giustamente indica come DUCEnnio.
    Complimenti e mi faccia sapere se è Sua intenzione candidarsi.
    Con devota ammirazione un abbraccio Balilla con sincero saluto che fù

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  12. Il titolare del blog25.8.11

    Caro anonimo.......almeno il coraggio di una firma !
    Qui si censura un FICO SECCO ! L'unica cosa che non passa sono i messaggi offensivi, sgarbati o le accuse non supportate da idonea documentazione. Del tipo " Tizio sta a stipendio di Caio" che un coraggioso ANONIMO a suo tempo inviò. Quindi se vuole pubblicato per intero il suo intervento.....dovrà ripeterlo perchè qui non è mai giunto. Controlli che alla fine del messaggio ci sia l'ok alla spedizione.

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  13. Il gestore del blog25.8.11

    Voglio aggiungere che attendo il report del consiglio comunale del 19 giugno per leggere cosa hanno detto i votanti all'unanimità. Io ero in ferie e non ho potuto essere presente. Quanti sono,mi sono chiesto nello specifico, i potenziali fruitori.....se lo sono posto questo problema ? E' stato tenuto conto della manodopera occorrente alla manutenzione ? quanto costa ? Va bene che c'è la STS che lavora e non viene pagata ......ragione per cui sta volando verso i 10 milioni di credito verso il Comune ! Io non vorrei che i residui tossici DUCEnnali ancora abbiano influenza perniciosa in quell'aula. Quanto all'ubicazione.....ho sentito dire presso il PARCO ARCHEOLOGICO di Cocciano.....si ....quello sempre chiuso !Insomma.....diciamo che le do appuntamento al 1° settembre.....all'STS DAY. Lì molte cose saranno più chiare !

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  14. angelo25.8.11

    Pardon....il consiglio comunale del 19 luglio

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  15. Anonimo25.8.11

    Purtroppo la tecnologia non ci assiste! ne ho inviati due oltre a quelli che Lei ha pubblicato.
    Comunque non sono io quel "...coraggioso ANONIMO a suo tempo inviò..."
    Le mie affermazioni sono documentate, ho visto il progetto e letto la relazione.
    Comunque ripeto il concetto:
    Penso che sia scorretto parlare e giudicare un progetto senza conoscerlo assolutamente.
    Il progetto prevedeva il recupero di un'area estremamente degradata per colpa di un pessimo progetto (quello si) realizzato, voluto da un tecnico comunale frascatano che ha "colato" molto cemento per fare una pista di pattinaggio in barba a tutte le leggi di tutela, pista che ha causato grossi danni all'area circostante (vedi scolo dell'acqua piovana raccolta dalla pista).
    Il progetto voleva semplicemente ricreare, con forme nuove, il giardino all'italiana che già esisteva (vedere stampe varie pubblicate su vari testi che parlano delle Ville Tuscolane) composto da vialetti in terra e utilizzando piante ed essenze locali con costi contenuti.
    Il giardino voleva essere un giardino dove "tutti" potevano accedere e no soltanto i cosiddetti "normali", pensate che i giochi per i bambini erano previsti utilizzando piante e sagomando il terreno, giochi che anche i meno fortunati avrebbero potuto utilizzare.
    riassumendo questo giardino sarebbe stato realizzato agli stessi costi di una normalissima manutenzione di un area a verde.
    Saluti

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  16. Parlo come persona che, purtroppo, la vita la costretto a visitare centri di riabilitazione motoria, data la mia paresi dovuta ad una nascita con forcipe.....forse nessuno più di me può capire cosa è meglio per un portatore di handicap; è necessario un centro attrezzato con personale specializzato che aiuti coloro che nel passato erano considerati "infelici" - ma che tali non sono - innanzitutto a muoversi ed esprimersi autonomamente _(quindi fisioterapisti, logopedisti) con un controllo periodico di ortopedici e neurologi......quand'ero ragazzina ho dovuto frequentare uno di questi centri il Centro Anni Verdi finanziato dalla Provincia, una struttura Mirko super con piscina per il recupero dei disabili.....magari ci fosse una cosa del genere a Frascati, significherebbe che VERAMENTE L'AMMINISTRAZIONE HA A CUORE IL FUTURO DI CHI LA VITA HA PRIVATO DELL'AUTONOMIA....e non è neanche da scartare l'idea di una struttura che accolga disabili ormai rimasti soli......

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  17. Anonimo26.8.11

    Sono perfettamente d'accordo con chi richiede centri specializzati per determinate disabilità. Sono, comunque, convinta che predisporre per persone con problemi solo centri specializzati con personale specializzato non sia l'unica soluzione. La proposta di un giardino sensoriale garantiva una vera integrazione per le persone con problemi nel partecipare alla vita quotidiana di una città. Penso, ad esempio, all'assistenza domiciliare che consente a persone non autosufficienti di essere curate rimanendo nella loro casa ed accanto alle proprie cose. Non credo, inoltre, che una soluzione debba necessariamente prevedere l'esclusione di un'altra. Comprendo la difficoltà delle famiglie ad arginare, spesso in solitudine, problematiche enormi che si aggiungono al dolore per la sofferenza dei propri cari, ma non ritengo che la soluzione migliore si quella bocciare a priori proposte che potrebbero comunque giovare e dare sollievo ad altri malati.
    Saluti.

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