sabato 11 gennaio 2014

L'AQUILA DOCET : CHIEDONO MAZZETTE SU TUTTO


E C'E' CHI ANCORA SI STUPISCE DEL FATTO CHE I POLITICI NON SI DIMETTANO MAI !


Si, lo so ...... ora qualcuno dirà che non si può fare di tutta l'erba un fascio. Va bene. Voi ditelo ed io risponderò che non è vero in assoluto. Perchè se accade sovente che qualche brava persona s'addentri nell'agone politico, nella buona fede d'essere di pubblica utilità, spesso le mazzette si pagano " a monte ", sulla base di accordi sovracomunali o sovraprovinciali o sovraregionali, bypassando i pochi politici onesti. Spesso si pagano " a valle ", col risultato che, a monte e a valle, le persone " per bene " fanno la figura degli allocchi.

 La carriera " a monte " la si fa avendo i requisiti " di sistema ". E per i candidati alla carriera a monte c'è anche la corsia preferenziale fatta di liste e candidati a perdere, messi in campo
  dai capibastone  solo a fare presenza per gli allocchi. A volte, poi, capita anche che ci si dimentichi di presentarlo in tempo il proprio candidato o la propria lista!

E che sia così è comprovato da molteplici  " indizi " che, come sappiamo da eventi giudiziari recenti, sono più che sufficienti per farti guadagnare anche 30 anni di galera. E se gli indizi sono sufficienti per una condanna giudiziaria, bastano ed avanzano per un verdetto politico.



Il primo indizio lo si trova nelle dichiarazioni del Presidente della Corte dei Conti. Quando il dott. Giampaolino dice che la corruzione è stimata in 60/70 miliardi di euro l'anno a cosa può riferirsi se non al sistema burocrato/politico di permessi, concessioni, appalti per manutenzione  o lavori pubblici ?

Il secondo indizio sta nella impunità per prescrizione ormai acquisita agli atti e validata dai 180.000 procedimenti che la valente magistratura italiana invia in discarica ogni anno. Sappiamo poi, dalle intercettazioni captate a  L'AQUILA, che l'appartenenza ad una certa  BANDA favorisce, almeno nella credenza di certi criminali, l'impunità.

Il terzo indizio sta nella difesa del fortino a tutti i costi ed oltre ogni ragionevole pretesa di resistenza; sia perchè ci sono " affari in corso " da salvaguardare, sia perchè se mani indiscrete potessero aprire certi cassetti chissà cosa vi troverebbero. 

Il quarto indizio, che conferma l'esistenza di questa prassi,  puoi trovarlo, per chi è di queste parti, in quel farmacista assai stimato che, per sottrarsi all'influenza del BADOGLIETTO di turno e del suo partito, si mise in proprio e venne eletto Sindaco.


Ma per tornare ai  requisiti di sistema, necessari per salire in politica, accadde tempo fa, in un piccolo paese di provincia, che un decreto di sequestro  rimase sepolto per mesi in un cassetto. Fatti come questo accadono ogni giorno, in tanti paesi di provincia ed in tanti uffici centrali. Quanti decreti ingiuntivi vengono inguattati, sepolti, occultati ? Quanti rilievi della Corte dei Conti vengono tenuti nel riserbo finchè è possibile ?

Oggi  vessare il POPOLO BUE è diventato di moda, tanto più che oltre il mugugnare ed il belare non si va. Oggi emettere comunicati sulla ripresa che verrà, ma non arriva mai, è divenuto lo sport preferito da questa classe politica che gattopardescamente da 30 anni parla di riforme che non verranno mai. Si tende a guadagnare tempo perchè il tempo è denaro. E più tempo passa più si fanno affari. Più interventi pubblici si fanno, con la scusa degli investimenti e dei servizi, più si " smazzetta " ! Basta guardarsi intorno, non occorre andare lontano, per osservare le opere inutili messe in campo o quelle utili non portate a termine. 
Ed anche un terremoto, come abbiamo visto, è una

GRAZIA DEL CIELO !


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