martedì 15 luglio 2014

BILANCIO COMUNALE : CONSIGLIERI NOVELLI RICORDATEVI DI MONTECALVO IRPINO



CHI NON DENUNCIA E' CORREO !

Era il 13 settembre 2012: da quel giorno tutti in fuorigioco




A soli 2 giorni dal Consiglio Comunale novello, il mio pensiero va ai giovani consiglieri comunali che si troveranno dinanzi l'approvazione di un bilancio estraneo a parte dell'attuale amministrazione. E mentre parte della vecchia opposizione pensa al CARNEVALE
sarà interessante ascoltare cosà dirà sull'argomento la 
OPPOSIZIONE NOVELLA
fino a pochi giorni fa MAGGIORANZA

Quanto segue, mutuato da un coraggioso e fattivo gruppo giornalistico di SPOLETO, testimonia che dietro questo malgoverno della cosa pubblica c'è una ben precisa regia troppo spesso tollerata da certe istituzioni e da certa magistratura. 



DENTRO IL BILANCIO COMUNALE: SECONDA PUNTATA


Prosegue l'inchiesta di Spoletonline sui conti del Comune di Spoleto. Dopo i 600 mila euro di troppo sulla Tarsu, ora è la volta dell'Ici [Commenti]

Daniele Ubaldi

L'amministrazione comunale di Spoleto, è notizia di ieri (20 giugno), si è privata del direttore generale, atteggiandosi improvvisamente a "madre di famiglia" nella vicenda relativa ai conti della macchina amministrativa locale. Tuttavia l'inchiesta di Spoletonline, che cerca di guardare dal di dentro al bilancio comunale, e soprattutto al modo in cui è stato gestito negli anni, continua, supportata anche dalle carte in possesso dei gruppi di opposizione di Rinnovamento, Loretoni e Misto. Questi ultimi, non è un mistero, sin da tempi non sospetti si sono prodigati nello spulciare i conti della pubblica amministrazione, aprendo cassetti e sensibilizzando l'opinione pubblica. Dopo la prima puntata dedicata alla Tarsu, nella quale sono emersi circa 600 mila euro di dubbia provenienza posti a bilancio come residui attivi, adesso è il turno dell'Ici, Imposta comunale sui beni immobili. La cui gestione, almeno nelle pratiche prese in esame, risulta a dir poco lacunosa e approssimativa.


Il primo caso è quello della determina dirigenziale numero 2202, recante la data del 31 dicembre 2009 e relativa ad accertamenti pari a 800 mila euro per mancati pagamenti dell'Ici nel periodo 2006-07, cui si aggiungono 680 mila euro per l'anno 2004. La prima anomalia che salta agli occhi è il fatto che il dirigente alla Ragioneria, che poi è lo stesso ex direttore generale, accerta l'esistenza di questi crediti dodici mesi più tardi che gli stessi sono già stati inseriti ed approvati nel bilancio preventivo 2009, deliberato dal consiglio comunale il 15 gennaio dello stesso anno. Anziché accertare e poi mettere a bilancio, dunque, il dirigente ha prima scritto il bilancio e poi accertato l'esistenza dei crediti di cui sopra. Ma andiamo avanti.


Nel 2010, pochi mesi dopo, il consiglio approva il bilancio consuntivo del 2009: ebbene, i residui derivanti dall'Ici individuati dal dirigente con la determina 2202 lievitano inspiegabilmente di 220 mila euro, con particolare riferimento alla voce del 2004, che da 680 mila passa a 900 mila euro. Il perché non è dato saperlo. E non è finita: nello stesso consuntivo 2009 figurano altri 240 mila euro provenienti da "accertamenti Ici immobili anno 2004", senza che a fianco vi sia indicata alcuna determina di riferimento. A precisa domanda dell'opposizione, quattro anni più tardi, lo scorso maggio il direttore generale ha replicato non fornendo la determina ma, nella sua relazione, ha tirato in ballo i cosiddetti "immobili fantasma", sostenendo che la cifra di cui sopra era stata da lui indicata in via prudenziale (il conto reale sarà, a detta dello stesso Cerquiglini, molto più alto), in quanto derivante dal recupero del gettito fiscale degli immobili fantasma. Ma viene da chiedersi: come potevano, nell'anno 2009, gli uffici comunali esser certi sui nominativi dei debitori, condizione essenziale per poter accertare un credito e, quindi, porlo a bilancio come entrata prima e come residuo attivo poi? Ad ogni modo, nel consuntivo 2009 il conto dell'Ici residuo sale da un milione e 480 mila a un milione e 940 mila euro, per un totale di 460 mila euro di dubbia iscrizione a bilancio.


Col passare del tempo, intanto, i contribuenti spoletini - seppur a malincuore - cominciano a pagare i bollettini loro recapitati dall'amministrazione comunale a seguito degli accertamenti in determina 2202. In alcuni casi, poi, diversi accertamenti si rivelano errati o eccessivi, e pertanto vengono annullati. Tuttavia il direttore generale, fino al 2013, si limita a tenere conto in maniera soltanto parziale degli avvenuti pagamenti e degli annullamenti di cui sopra, peraltro senza procedere - com'è invece richiesto dal Testo unico degli enti locali - ai riaccertamenti sui crediti residui, quelli per intendersi che il Comune dovrà ora effettuare entro settembre per rispondere alla Corte dei Conti. Pertanto il residuo del 2009 per l'Ici 2004 e 2006-07 continua a figurare nei bilanci successivi, leggermente scalato di anno in anno ma non nella misura dovuta. Interrogato da Angelo Loretoni in merito a questa anomalia, a maggio 2013 Cerquiglini riconosce la sua "mera dimenticanza" riguardo l'Ici del 2004. In base a tale dimenticanza dirigenziale non sono stati effettuati i dovuti discarichi, ma il direttore si impegna a portarli a termine entro il consuntivo 2013. Discarichi che, giova ripeterlo, andavano invece eseguiti a partire dal 2010. Riguardo all'Ici del 2006-07, Cerquiglini dichiara che il Comune ha incassato una parte delle somme dovute, circa 290 mila euro, ma che provvederà a discaricarle non appena emesso il ruolo... In altre parole, il dirigente ha deciso di sottrarre al totale del credito vantato la cifra non ancora incassata quando questa sarà messa a ruolo, e solo a quel punto eliminerà dai residui attivi il risultato finale. Anche in questo caso, l'operazione andava compiuta in maniera progressiva entro l'anno corrente nel quale i crediti erano stati incassati. Chiaro il concetto? Anche se una percentuale significativa dei crediti è stata estinta, il Comune di Spoleto continua ad inserire a bilancio una cifra difforme da quella dovuta, ponendola tra i residui attivi e dunque millantando un credito che, almeno in parte, non esiste più. Il bilancio non risponde alla realtà.


Il tempo trascorre in fretta, e si arriva così al 30 dicembre 2010. Periodo vacanziero per molti, ma non per l'ex direttore generale del Comune di Spoleto, che non è nuovo a emanare determine tra Natale e Capodanno. In questo caso la determina è la numero 1986, nella quale si parla di un milione e 924 mila euro di crediti accertati - sempre con la metodologia dell'accertamento postumo all'approvazione del bilancio preventivo -, relativi ai mancati pagamenti dell'Ici su immobili e terreni edificabili, con riferimento al vecchio piano regolatore generale del 1988 e - in alcuni casi - al nuovo piano regolatore-parte strutturale già approvato. Questi soldi vengono naturalmente inseriti come residui attivi per l'intera somma nel bilancio consuntivo 2010. L'anno successivo, il 2011, i contribuenti spoletini pagano il debito per circa 750 mila euro. Sempre durante il 2011, inoltre, circa 350 mila euro di bollettini vengono annullati per errori di varia natura. Il totale del debito estinto, pari a circa un milione e 100 mila euro, si sarebbe dovuto sottrarre dal totale del credito originario per trovare l'esatto ammontare dei crediti residui relativi a questa voce, da inserire poi nel consuntivo 2011. Conti alla mano, sottraendo un milione e 100 mila a un milione e 924 mila si ottiene come risultato 824 mila, vale a dire la cifra che andava inserita alla voce residui attivi in riferimento alla determina numero 1986. Ebbene, a tale voce la cifra riportata è di un milione e 825 mila euro, il che vuol dire che dal credito originale sono stati sottratti a malapena 100 mila euro anziché un milione e 100 mila. In questo modo il bilancio risulta gonfiato di un milione tondo tondo, relativo ad una sola pratica. Cui, ovviamente, si devono aggiungere i 460 mila euro dell'Ici 2004 e 2006-07.


Insomma, senza andare ulteriormente indietro nel tempo e senza incaponirsi indagando negli anni più recenti, dall'esame di appena due determine dirigenziali reali, oltre a una "fantasma" mai prodotta dal Comune di Spoleto, è emerso circa un milione e mezzo di euro di dubbio inserimento a bilancio. Una cifra che, sommata a quanto emerso per la Tarsu, supera i due milioni e 100 mila euro. Fine della seconda puntata.

LA MORALE STA NEI COMMENTI

Commenti (7)
Commento scritto da COMITATO 17 GIUGNO il 21 Giugno 2013 alle 11:08
Il maltorto scoperto dai consiglieri LORETONI, CARDARELLI, MONINI, CAPPELLETTI, PROFILI e votato quale scomunica nei confronti del sindaco benedetti il 17 GIUGNO da tutta l'opposizione (escluso l'ex socialista) evidenzia il "SISTEMA SPOLETO".

Questo "Sistema", le cui radici affondano negli anni scorsi è stato scoperto grazie al duro e competente alternativa di Governo (Rinnovamento, Misto e Loretoni).

Queste malefatte, poichè reiterate nel tempo, come mi pare di capire, verosimilmente, potrebbero essere figlie di un ragionamento studiato in maniera scientifica, quindi frutto di una struttura organizzativa che operava con coscienza.

Allora il ritiro delle deleghe al d.g. è la solita mossa prodotta dal suddetto "Sistema Spoleto" per mantenere le proprie poltrone a far finta di essere bravi.

Per Me, se tutto fosse vero, ribadisco il concetto che le Giunte PD+PSI sono le uniche responsabili di questo caos.

Cittadini uniamoci nel Comitato 17 giugno e cacciamo questi signori e i loro simili che da 70 anni hanno massacrato la Città

Commento scritto da Proietti A. Antonella il 21 Giugno 2013 alle 14:57
Per due anni di seguito sono dovuta andare all'ufficio competente a dimostrare di aver pagato regolarmente la seconda rata dell'I.C.I. relativa all'anno 2004 con tanto di ricevuta(fortunatamente non smarrita). Al mio disappunto l'impiegato si è giustificato dicendo che il cervellone a Firenze non avrebbe letto bene il mio stampatello. L'anno successivo, stesso avviso di mora, stesso anno, il 2004, questa volta l'impiegato si è giustificato dicendo che qualche collega si era dimenticato di registrare ed archiviare la pratica.Non ho trovato parole sufficienti per esprimere tutta la mia rabbia all'impiegato che mi stava davanti, a me il mio tempo ( ho dovuto prendere dei permessi per poter risolvere il problema) non me lo ha rimborsato nessuno e fortuna che ero ancora in possesso della ricevuta, altrimenti avrei dovuto pagare il doppio del dovuto.


Commento scritto da sole il 21 Giugno 2013 alle 16:19
come voleva dimostrarsi, la gioiosa macchina PD+PSI ha acceso il turbo ed ora va dicendo che riorganizzerà la macchina comunale per far fronte agli sprechi.

Direi che i dipendenti nella generalità lavorano bene, se le tabelle organiche sono sovra dimensionate la colpa è del Sistema Spoleto, che per sopravvivere ha regalato posti di lavoro senza creare le ricchezze.

Uniamoci e ricordiamoci di questo scempio quando andremo a votare.

C'è bisogno di tutti e soprattutto ognuno deve convincere e comunicare le malefatte ad un amico e parente, se proprio non vuole cambiare voto, per tradizione o credo, allora la fiducia in voi e vada al mare il prossimo anno.

Cacciamoli via.... subito

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