domenica 28 dicembre 2014

La GERMANIA impantana l' EUROPA a STALINGRADO


 LA TERZA GUERRA MONDIALE
BOLLETTINO DAL FRONTE


Durava da troppo tempo la pace in Europa. Troppi 70 anni di pace per i guerrafondai germanici che, dal tempo degli stati imperiali europei, hanno sempre coltivato il sogno del dominio continentale.

Dopo la batosta di inizio secolo, ci provarono di nuovo. Negli anni 40 il sogno fu bruscamente interrotto; interrotto ma non accantonato. Passati così gli anni di illuminati politici, forgiatisi nelle tremende distruzioni del secondo conflitto mondiale e nelle difficoltà successive, le mezze tacche politiche del millennio novello hanno iniziato a tessere la loro tela.

Al Messia oltre oceano, sempre attento al divide et impera, non è parso vero poter disporre di tutti questi "utili idioti di manovra".

Così, approntati gli strumenti all' uopo occorrenti ( FMI per l'usura, banche d'affari per il reclutamento ), il progetto ha preso il via.

E quale miglior strumento operativo politico se non la GERMANIA, da sempre guerrafondaia, per fronteggiare il pericolo dell' est ? Dopo lo sconto meravigliao  ( sconto del 50% nel 1953 ) sui risarcimenti bellici  del 
TRATTATO di VERSAILLES
gli aiuti copiosi alla ricostruzione e il gioco è fatto. Questi i due grandi errori epocali: non aver compreso la natura  del soggetto. Qualcuno dirà che nel frattempo altre guerre si sono combattute anche in Europa e ai suoi confini. Sbagliato ! Quelle guerre altro non sono state che il tributo pagato all' industria bellica a stelle e strisce; una specie di palestra per tenerla sempre in efficienza ! E a ben guardare .... la 

GERMANIA

via ha sempre partecipato ..... ma solo con la fornitura di armi !

La Grecia docet.


IL COLPO DI GENIO : L' EUROPA CHE NON C'E' 


Oggi l' Europa è regolata da un trattato fatto nell' altro millennio.
Un trattato nano e deforme, un trattato definito " stupido " da uno degli stessi autori. E chi ne volesse la prova non avrà che da osservare chi interviene quando una nazione si ammala : la 
BCE 
( che non può stampare moneta a piacimento ), la

COMMISSIONE EUROPEA 
( oggi addirittura presieduta da un amico dei grandi evasori ) e il 

FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 
( il grande strozzino ) 

che con l' EUROPA qualcuno direbbe ..... ma che ci azzecca ?

E' la famosa TROIkA incaricata della predazione definitiva e della divisione delle spoglie.

Sull'argomento è interessante l'analisi fatta sull' ultimo numero di LIMES






LA RUSSIA E' IN GUERRA


Il #nuovoLimes è dedicato allo scontro ormai aperto tra Occidente e Russia sulle sorti dell'Ucraina e, più in generale, sul rispetto della “sfera di sicurezza” russa a est dei confini della Federazione.

Il numero si intitola "La Russia in guerra". Sarà disponibile in edicola,libreriaebook e su iPad da giovedì 18 dicembre.

L'ampia prima parte, "Il fronte ucraino e quello globale", analizza posizioni e percezioni dei principali attori, regionali e non, coinvolti a vario titolo nella partita geopolitica connessa al sanguinoso conflitto ucraino. Si segnalano qui, tra gli altri, gli articoli di Dario Fabbri (“Umiliare la Russia: l'ultima missione dell'anatra zoppa”), Dario Quintavalle (“Per scacciare i gattopardi mettiamo l'Ucraina sotto tutela”), Fyodor Lukyanov (“Ritorno alle origini della potenza russa”), Eva Knoll (“La Russia serve a Pechino per spodestare l'America”) e Virgilio Ilari (“La danza degli orsi”). In questa sezione, anche un lungo ritratto di Vladimir Putin a cura di Mauro De Bonis e Orietta Moscatelli.

La seconda parte, "Il 'fronte' europeo: armiamoci e partite", traccia un impietoso quadro della condotta scomposta sin qui tenuta dall'Unione Europea nella vicenda ucraina. Segnaliamo qui i contributi di Germano Dottori (“Jevromajdan, gli italiani preferiscono i russi”) e Hans Kudnani con James Rogers (“La Lega del Nord: il progetto di Londra che agita Berlino”).

La terza parte, "Chi vince e chi perde nelle partite del gas", si sofferma sui cruciali risvolti energetici della crisi, con particolare riferimento alla risorsa – il gas – su cui si fonda il legame energetico Russia-Ue. In questa sede si evidenziano i saggi di John C. Hulsman (“I sauditi puntano sul barile a saldo per tenersi stretti gli Usa”), Margherita Paolini (“Nella guerra del gas Mosca riparte da Ankara”) e Massimo Nicolazzi (“Petrostatus”).

Chiudono il numero le carte storiche selezionate e commentate da Edoardo Boria.







E così oggi assistiamo al fatto che chi ha creato la crisi del 2007 è divenuto ancora una volta la lepre grazie a politiche che la UE non ha adottato.

OBAMA sarebbe stato cacciato dalla 

UE STUPID 

della 

STUPID GERMANY


P.S. - Sul finire del semestre europeo a guida italiana non si vedono cambiamenti sostanziali. E' cambiato è vero il linguaggio; oggi a parlare ancora di austerità sono soltanto gli ottusi germanici con la Merkel in testa. Per il resto, permane il vincolo del 3% di sforamento sul PIL, che la Francia ignora dal 2008, e alla guida della Commissione europea abbiamo l'ex premier di un paesino che tassa le multinazionali al 2%. Se questa è una vittoria del LABBRO DI FIRENZE io sono BABBO NATALE !

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