sabato 13 giugno 2015

SUL DILAGARE DELLA CORRUZIONE LA MAGISTRATURA HA LE SUE COLPE


E SONO COLPE GRAVISSIME


E' cosa certa che da un certo tempo in poi la corruzione nelle istituzioni pubbliche sia dilagata come non mai. Già ai tempi dell' antica Roma l'arricchimento del politico era cosa ricorrente, ma conseguente ad un precedente status. In quanto ricco o di nobile 
" familia " si accedeva alle cariche pubbliche e ci si arricchiva.
Ci si arricchiva anche ricevendo il governatorato di una Provincia, che è poi quello che oggi accade insediandosi nelle decine di migliaia di municipalizzate ( sempre poco trasparenti e molto ahumme ahumme ).

Sappiamo, per venire ai nostri tempi, dello scandalo della

BANCA ROMANA

e sappiamo della fine che fece un militare galantuomo come 

Cristiano LOBBIA

reo d'aver indagato sullo SCANDALO DEI TABACCHI.

Sto parlando della seconda metà dell' 800
Già allora la politica manovrava la magistratura, assegnando pennacchi a destra e a manca ai " più disponibili ".

Per venire al secolo scorso, ero giovanotto quando sentii parlare dello  scandalo dell' Aeroporto di Fiumicino. Da allora in poi è stata una Cavalcata delle Walchirie nelle praterie delle Autostrade, delle forniture militari , delle forniture ospedaliere, delle forniture ai Ministeri; in breve in quella prateria di 400 miliardi di euro annui  che costituiscono la spesa pubblica una volta detratti stipendi e pensioni. Chi era preposto ad assicurare il regolare rispetto delle regole repubblicane cosa faceva ?

Premesso che è sempre sbagliato fare di tutta l'erba un fascio e che in alto si arriva solo offrendo certe garanzie di mansuetudine agli ordini del padrone, ma tenendo a mente che le mele marce albergano in ogni professione, è sotto gli occhi di tutti lo sfascio della giustizia.

Il Tribunale di Roma, il celeberrimo PALAZZACCIO, fu definito il porto delle nebbie ovvero la palude maleodorante che tutto inghiottiva.

POI ARRIVARONO I SOCIALISTI

I più smaliziati dissero subito che " questi cjanno più fame de quill'atri "; mio padre fu facile profeta ! Con i socialisti al governo iniziò la spartizione " pro quota " degli affari e " l' invenzione " stessa degli affari. La cooperazione internazionale e gli aiuti ai paesi emergenti  non furono altro che la palestra dove 
li mejo somari del quartierino
fecero le prime esperienze.

La Magistratura, la casamatta da conquistare tanto cara alla sinistra, prese coscienza del grande potere nelle sue mani e assurse a Deus ex machina dell' Italia. C'è da dire che la politica ci mise del suo alla grande affinchè ciò accadesse. D' altronde era anche una questione sociale e di occupazione. In una città come Roma, che ha più avvocati dell' intera Francia, qualcosa da fare a questi valenti affabulatori lo si doveva pur trovare.



 Ecco quindi il capello spaccato in quattro, ecco il protrarsi dei processi oltre ogni ragionevole durata ( da almeno 20 anni l' Europa ci condanna ); gli anni, i lustri e i decenni diventarono giorni.
Una udienza dura 7 minuti 7 e viene rimandata di 3 mesi, parlo dell' ultima udienza sull' affare ANAGNINA 1; forse dicono i maligni su suggerimento di un DIO MAGGIORE, forse , aggiungono, ma di queste cose sono poco pratico, per arrivare alla desiata prescrizione. E il giochetto continua rinfrescato da sentenze di superficialità assurda ( vedi processo Tortora , vedi rilascio stalkers preannunciati assassini a tutti tranne che ai valenti magistrati ).

Neppure dinanzi alle evidenti evidenze si interrompe il giochino delle parti. Neppure regalando a
35 euro a metro cubo edificabile 
un terreno pubblico si accendono gli special !

http://www.repubblica.it/la-repubblica-delle-idee/genova2015/dialoghi/2015/06/05/news/grandi_opere_e_corruzione-116096107/


ANAGNINA 1 e ASTRA 8 
un affare da 1 miliardo di euro che preoccupa il nostro Premier. Se fosse uscito fuori mercoledi 10 giugno alla REGIONE LAZIO ......



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