venerdì 14 agosto 2015

L'arresto di SILVAGNI è benzina nel motore del PCDI di Marino

                                         

    Partito Comunista d’Italia – Marino           Marino, 14 agosto  2015                                                                    
COMUNICATO




MARINO. DICHIARAZIONE DI MAURIZIO AVERSA DOPO  TRASFERIMENTO EX SINDACO FABIO SILVAGNI NEL CARCERE DI CONTRADA LAZZARIA A VELLETRI



Avevamo creduto che a settembre avremmo potuto riprendere un confronto, duro contro l’Amministrazione e la maggioranza azzoppata che la sostiene; e costruttivo con le forze di centrosinistra al fine di persuadere il Prefetto che può sciogliere il Consiglio comunale e ridare voce e potere nelle mani dei cittadini.
Invece, un nuovo intervento della Magistratura – giustificato dall’incredibile comportamento dell’arrestato ex sindaco, Fabio Silvagni, colto, sembra, ad intrattenere rapporti con varie persone per disporre scelte riguardanti il comune di Marino – ha visto aggravare la situazione dell’indagato agli arresti domiciliari, tanto da trasferirlo nel carcere di Velletri in contrada Lazzaria.
A questo punto a noi tutti, spetta di verificare e “aggiornare” analisi e dichiarazioni politiche e amministrative fin qui svolte.
Credo che vada sostenuta l’indicazione dei compagni di Rifondazione Comunista di volere rimettere nelle mani dei cittadini le decisioni politiche anche con una raccolta di firme che chieda lo scioglimento del Consiglio comunale. Allo stesso modo va condivisa la sottolineatura di Sinistra Ecologia e Libertà della gravità della situazione in cui siamo che non consente dubbi sullo sbocco necessario delle elezioni da svolgere dopo lo scioglimento del consiglio comunale. Del resto le denunce del PD e dell’IDV – così come il resto dell’opposizione -  sui singoli aspetti ammnistrativi sono lì a testimoniare che l’immagine di sé che l’Amministrazione voleva dare “come nulla fosse accaduto”, non regge e non ha retto proprio nella motivazione del trasferimento in carcere di Silvagni.
Quindi, anche noi, come con precisione, rispetto istituzionale e rispetto delle persone ha fatto il capogruppo del PD Emanuele Ciamberlano, riteniamo che Fabio Silvagni può rinviare a dopo (la vicenda processuale) i propri “regolamenti di conti politici” e mostrare rispetto e amore per la città ed i cittadini dimettendosi ora, facendo così sciogliere il consiglio comunale.
Infatti, come avevamo in precedenza denunciato circa un Fabio Silvagni “costretto” a fare scelte sbagliate; ancor più oggi, non ritenendo l’ex sindaco un “sempliciotto di paese”, inquadriamo quanto ha fatto ora coi suoi comportamenti che hanno determinato la detenzione in carcere; non l’azione di chi “continua a gestire favori”; quanto un atto disperato volto a controllare, verificare, contrattaccare chi ha determinato che egli si ritrovasse ora in questa situazione drammatica.

A questo punto riteniamo – umilmente e con spirito di servizio - che la nostra proposta di riunire i partiti del centrosinistra su iniziativa del PD sia la prima necessità politica a Marino nei primi giorni di settembre.

1 commento:

  1. Anonimo15.8.15

    se le speranze di una rinascita nel territorio di Marino sono affidate al PD locale, rappresentato dal signor Ciamberlano, intimo amico del sindaco arrestato, e sospeso dal suo stesso partito, il futuro dei marinesi è peggiore del presente.

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