giovedì 14 aprile 2016

REFERENDUM - VOTA NO SE CI TIENI AI PETROLIERI


SE SEI COGLIONE RESTA A CASA


Bastano pochi dati per smentire i catastrofisti che parlano del disastro economico derivante dal SI

Il primo è dato dal fatto che, nonostante la Basilicata sia il Kuwait italiano con il 70,6% del petrolio e il 14% del gas estratto in Italia, la regione sia la più povera del paese. Da VIGGIANO poi si estraggono 80.000 barili di petrolio al giorno, ovvero 29.200.000 barili all'anno.




In Italia, per esempio, tra il 2005 ed il 2013 i barili di greggio consumati sono passati da 85,2 milioni di tep (tonnellate equivalenti di petrolio, ovvero l'unità di misura che calcola la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di greggio) a meno di 60 milioni di tep (58,3 per la precisione), con un ulteriore calo (secondo Unione petrolifera che ha elaborato i dati del Ministero dello sviluppo economico) a 55,7 milioni di tonnellate nel 2014  ( ndr : corrispondenti a 406.610.000 barili ). In Spagna da circa 70 milioni si è passati a più o meno 50 milioni di tep e in Francia da oltre 90 milioni a meno di 80 milioni. Persino in Germania, dove la crisi economica si è fatta sentire meno, i consumi di petrolio sono diminuiti tra il 2005 ed il 2013, passando da oltre 120 milioni di tep a circa 110 milioni. 

A ben vedere, comunque, il Referendum non riguarda tanto la possibilità di trivellare o meno, già esclusa per legge entro le 12 miglia dalla costa, bensì la durata della concessione.

E' strano il fatto che il Governo italiano, tanto propugnatore della permanenza in Europa, dimentichi che in 
TUTTA LA SUA EUROPA
le concessioni sia a scadenza prefissata. E dimentica altresì che solo in ITALIA esistono le franchige sotto le quali non si pagano royalties. Dimentica inoltre che, per il disposto congiunto, l'estrazione potrebbe avvenire in tempi bibblici sempre sotto la quota di franchigia. Diversamente, ossia abrogando la concessione perenne ad esaurimento del giacimento, le OIL COMPANY oltre a estrarre il più possibile dovrebbero sostenere anche gli alti costi di  smontaggio delle piattaforme.

Ovvia la riconoscenza dei petrolieri per chi volesse conservare lo status quo. Potrebbero negare un supporto elettorale ove richiesto ?
Potrebbero negare la sponsorizzazione, anche sotto celate vesti, di un evento politico ? Potrebbero negare qualche regalino personale nelle ricorrenze che tutti abbiamo o ai figlioli che si laureano ?

Se non hai capito questo ..... vota tranquillamente NO

Se vuoi che questo avvenga resta pure a casa
a conferma della tua identità culturale.



Nessun commento:

Posta un commento