lunedì 4 aprile 2016

RENZI, le TRIVELLE, la MAGISTRATURA e le PAPERELLE


L'ULTIMA CREAZIONE DEL PDverdino GIA' DA QUALCHE GIORNO NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE


Debbo confessare che, appena scoppiato il caso, sono rimasto in perplessa ricerca del reato. In fin dei conti cos'era accaduto ?

Un emendamento della legge di stabilità del 2015, ritenuto allora inammissibile nel 2014 dal Presidente di Commissione, era stato reintrodotto di soppiatto nel provvedimento salva proroghe.

Il giorno prima dell' ufficialità del provvedimento, una delle tante PAPERELLE che affollano il gineceo del PDverdino s'era avventurata in una telefonata al suo compagno, a guisa di Arcangelo annunciatore, sottolineando che il provvedimento cassato sarebbe stato reinserito. L'aggiunta che la Ministra BOSCHI era d'accordo non mi sembrò cosa di rilievo, visto che tutto passa, se non nelle sue mani, sicuramente nel suo ufficio. Il fatto poi che il merlo maschio si fosse subito affrettato a partecipare dell' Annunciazione un alto dirigente della TOTAL sta nelle cose già dette : son ragazzi, non hanno stoffa e si sentono probabilmente intoccabili. Ho letto poi di sms, di fax e quant'altro; ovvero tutte cose che , in tempi di spionaggio elettronico nel mondo degli affari da parte di governi delle volpi, la dicono lunga sulla superficialità di questi personaggi.


DOPO IL PRIMO VENTO ARRIVA LA TEMPESTA

La gravità dei fatti viene nei giorni successivi e si complica oggi al NAZARENO.

Perchè è nei giorni successivi che le cronache dei giornali portano alla riesumazione di fatti tipicamente olimpionici, come ha detto oggi IL LABBRO DI FIRENZE. Tornano cioè alla ribalta 
accuse e sospetti già oggetto di indagini del 2000, nel 2004 e nel 2008 e nel 2016 ( con una inspiegabile assenza nel 2012 che penso sia dovuta all'arrivo a Palazzo Chigi del  CAMERIERE SCIOCCO E VANITOSO DELLA MERKEL ) riguardanti presunte corruzioni oltre, invece, a certezze sull' inquinamento ambientale. Tutta roba oggetto di indagini e processi che, sempre come ha sottolineato  IL LABBRO DI FIRENZE oggi alla Direzione del PDverdino , vedono l'inizio ma non la fine.

In effetti,quand'anche, in alcuni rari casi, si giunga a sentenza questa non vale. Perchè i processi, specialmente al SUD ma anche altrove, hanno questa peculiarità : la necessità di giungere al terzo grado di giudizio. La concomitante presenza di quell' istituto giuridico compreso nell' ordinamento  del Belpaese chiamato PRESCRIZIONE fa si che per un politico o un mascalzone dichiarare che " si confida nella giustizia " sia ormai come farsi il segno di croce per chi entra in una chiesa.

E' dunque nei giorni successivi all' Annunciazione che i fatti clamorosi della PAPERELLA chiamata da Confindustria a fare la Ministra, personalmente scelta dal Premier si legge, acquistano  più i colori di una familiopoli per  poi tramutarsi in un ben più grave caso di DISASTRO AMBIENTALE.

Sono le dichiarazioni raccolte sul campo, a VIGGIANO, dalla stampa ma sicuramente già in possesso dei magistrati ad  evidenziare i contorni di un gravissimo danno economico e ambientale di quelle aree. Sono i numeri ad inchiodare il Premier.
208 gli addetti locali di questa storia; 300 coloro che saranno impegnati ulteriormente dice la stessa TOTAL.  Altro che benessere, altro che sviluppo : minchiate quelle si.

Il tutto per 75.000 barili giornalieri di greggio, 12 milioni di litri di greggio ..... lo 0,8% del fabbisogno nazionale quotidiano ! 

No, sicuramente non è questo che oggi induce all' endorsement del Premier. Ed ecco allora spuntare i 5,4 miliardi di euro in tre da 
" sloccare " ogni anno per l'ammodernamento della flotta a condizione che il porto di Taranto fornisca una banchina alle petroliere che, ahumme ahumme, porteranno il greggio verso la Turchia per la raffinazione. Tu dare banchina io sbloccare fondi !

Ecco ancora che il compagno della PAPERELLA si cucca una commessa da 2,5 milioni di euro, mentre  burocrati e razzolatori d'gni tipo s'incontrano giorno dopo giorno in quest'affare. Nelle riunioni a Palazzo Chigi, fuori delle porte dei ministeri, dentro le stanze del potere, sempre e comunque vicino al PDverdino : un ambaradan che crescerà ogni giorno, un ambaradan denunciato anche dal Presidente Matteo Orfini in quel di Arezzo, un circo tutto teso a trarre profitto da quel progetto oggi fatto suo dal Premier :

portare via il petrolio dalla Lucania ben depurato dalla miseria. Quella può rimanere in loco !


C'E' PERO' ANCHE QUALCHE BUONA NOTIZIA


I particolari nei giorni a venire !


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