martedì 31 maggio 2016

ELEZIONI COMUNALI A ROCCA DI PAPA : LA FUNICOLARE


E' L'ASSO VINCENTE DEL PD - LO HA CONFESSATO GIORGIO SERAFINI

Clicca su " fatto " e la vedrai funzionare
Parola del PD

E' su questa opera che si basa la campagna elettorale del PD.

" UN VOLANO PER LO SVILUPPO "

ha dichiarato in diretta televisiva Giorgio Serafini. E ne ha ben donde d'andarne fiero visto che, come vedremo,  costerà  il doppio dell' opera magna  delle MURA del VALADIER a ITACSARF .

Su entrambe le opere, come ascolterete nei filmati nessuno interviene; nessuno indaga. Quasi ci fosse un NUME che ha steso un pietoso manto su queste opere.

ELEZIONI  ROCCA DI PAPA 8 - ' A FUNICOLARE atout del PD

'A TELEVISIONE che è peggio di San Tommaso e abituata alle chiacchiere elettorali è andata a verificare.


ELEZIONI ROCCA DI PAPA 8 - Sulla Funicolare Spigola dice che 


Ma siccome Gennaro SPIGOLA potrebbe essere poco veritiero,

'A TELEVISIONE

è andata in giro per raccogliere altre voci.

Già ...... perchè .....  NON FINISCE QUI !

FATTO STORICO A MARINO : RICOSTITUITO IL PCI

Comunicato (01. Del 30 maggio 2016)

PARTECIPAZIONE, PASSIONE E UNITA’: PARTE COSI’ LA RICOSTITUZIONE DEL PCI A MARINO




Le idee sono quelle comuniste, e sono state oggetto di appassionati interventi seguiti alla relazione del segretario comunista Maurizio Aversa. La ricca partecipazione – con un terzo dell’assemblea composta da cittadini e dal popolo di sinistra non iscritto al PCdI – è già stata il segno della bontà della proposta politica fatta di programma e di ricostituzione del PCI. Subito dopo confermata dalla approvazione all’unanimità del documento politico – che ha all’interno notevoli novità, tra cui una analisi e proposta per la ricontrattazione di tutti i rapporti Italia/Ue oppure la fuoriuscita da questa UE -; dello statuto – che conferma come faro/guida del funzionamento del PCI il centralismo democratico: niente correnti, niente differenziazioni dopo le decisioni -;  degli emendamenti – sottolineature del ruolo di Berlinguer e della questione morale, di Gramsci come riferimento centrale del PCI -; e degli ordini del giorno – uno di solidarietà alla lotta dei lavoratori francesi, con l’impegno e la proposta politica di avviare una stagione di lotte dei sindacati e della sinistra anche in Italia; ed un altro sulla politica locale di approvazione al percorso fin qui svolto per sostenere Eleonora Di Giulio sindaco e la partecipazione alla coalizione con la barra a sinistra per cacciare la destra dal governo di Marino, cercando di dare una guida al comune con i comunisti partecipi -.

Il richiamo ai sogni e alla generosità di mettere in mano al futuro ed ai giovani la possibilità rivoluzionaria di cambiare il Paese e le singole vite, è stato il tratto conclusivo del congresso affidato all’intervento di Luca Battisti, segretario regionale PCdI Lazio. Interventi di spessore e di contributo sul documento del PCI, sulla vivacità della iniziativa politica comunista in atto da tempo e maggiormente incrementata negli ultimi mesi a Marino, sulle scelte personali e politiche che hanno condotto compagni da Rifondazione a questa ricomposizione unitaria dei comunisti (Marco Cavacchioli, Sergio Santinelli, Stefano Enderle) hanno contribuito a dare corpo alla riuscita dell’iniziativa. Perfino introducendo elementi di cultura orientale, quando Cavacchioli ha sottolineato citando i grandi d’oriente che “un lungo cammino, inizia col primo passo”. Altri importanti contributi sono giunti dal rappresentante di Sel, Mirko Laurenti che ha sottolineato la forte unità che da anni ha caratterizzato l’iniziativa politica a Marino e che ora, finalmente trova giusta attuazione nella proposta politica del programma e della coalizione a sostegno di Eleonora Di Giulio. Poi, alla presenza di Umberto Catenacci (socialisti per Marino), il candidato Sindaco, Eleonora Di Giulio, ha svolto un importante intervento di puntuale analisi politica e della realtà marinese. Ha aggiunto la valutazione sul ruolo della sinistra a Marino ed ha voluto riservare apprezzamenti ed auguri sinceri per la ricostituzione del PCI, sottolineando che sia nei mesi scorsi durante il dibattito politico che poi ci avrebbe condotto ad oggi, sia concretamente durante tutta questa fase di campagna elettorale ha sempre avuto al proprio fianco i comunisti. L’assemblea, insieme ai documenti approvati, ha indicato i delegati – che al congresso regionale di metà giugno verranno ufficializzati con tutti quelli del Lazio – per partecipare alle decisioni che prenderà il PCI ricostituito a fine giugno. Insomma, un pezzo di storia, cominciando dal primo passo, è stato avviato con passione, vigore, unità ed intelligenza da Marino.





Torna il  PCI 12- Maurizio Aversa sulle elezioni a Marino

lunedì 30 maggio 2016

CON " A FRA' CHE SERVE ? " UN NUOVO INIZIO A ITACSARF


SONO BASTATE UN PAIO DI TELEFONATE PER AVVIARE LA RIPRESA


A cosa servono assessori spesso assenti in Consiglio comunale o nelle riunioni della  GIUNTA INDIANA se con un paio di telefonate si può avviare un NUOVO INIZIO ?


ITACSARF- Con FRANCO riparte l'immobiliare commerciale

https://www.youtube.com/watch?v=92PJ6IiQLC0

VOGLIAMO I MARO' SUL PALCO IL 2 GIUGNO


A CASA  GLI  ZOMBI !


Per favore, siate gentili !

Non fateci vedere sul palco la reclame dei pannoloni e della 

GOLDMAN SACHS

Per una volta date segni di dignità !

FATECI RESPIRARE ARIA FRESCA !

MARO' 1: Brevi considerazioni nell' attesa di SALVATORE 




domenica 29 maggio 2016

MARINO BULLISH : è iniziata la fuga dal PD ?


VERSO NUOVI LIDI ?

 
Segnali. E' un chiaro segnale questo della lettera aperta che Alessandro Corbelli, già presidente del Partito Democratico di San Marino, ha inviato in prossimità dello svolgimento della Assemblea costitutiva del PCI.
Alessandro Corbelli che ha attraversato parte della propria vita senza passare inosservato, ha inanellato esperienze umane, sociali e politiche che lo hanno anche condotto a cimentarsi nell'essere scrittore per raccontare, se non totalmente, almeno con taglio autobiografico un recente romanzo (Castelli di sabbia).
Lo ricordiamo missionario in Africa, esperto di finanza che ha accumulato successi e benessere materiale. Vantaggi che lascerà per scelta personale. Assumerà la guida del PD sanmarinese nel frangente delle elezioni europee.
Ora, dopo una trascorsa esperienza con il pcdi come indipendente, annuncia questa scelta che è ben accolta da tutti i compagni e le compagne che lo conoscono, così come riceve il benvenuto dall'intera sezione comunista.




LETTERA APERTA

All’Assemblea Costituente del Partito Comunista Italiano di Marino.


Care compagne e cari compagni,

sono innumerevoli le cose e gli affetti che mi legano a voi, a Marino e ai Castelli romani.
Oggi, però, avuta notizia che all’interno del percorso della ricostituzione del PCI in Italia, anche a Marino si svolge l’assemblea costituente, ha fatto scattare in me la scintilla della decisione.
Sapete che negli anni, specialmente quelli in cui sono stato residente a Marino, a Roma e nei Castelli ho sempre voluto fare del comune della Sagra dell’Uva il mio punto di partenza per le iniziative della mia variegata attività politica e sociale.
Variegata, ma sempre ispirata, com’è ora, alla mia cultura cristiana e alla mia indole e scelta politica unitaria nei confronti della sinistra e dei temi sociali che essa abbraccia.
Poi, ora, dopo aver letto i fondamentali proposti a base della ricostituzione del PCI (le tesi), ed appreso che la grande critica nei confronti dell’Europa e della grande finanza nazionale e internazionale che strozza il mondo, è proprio una delle grandi battaglie che da anni sto conducendo – in privato e politicamente e socialmente -, mi ha confermato nella bontà della mia analisi e denuncia, così come mi spinge in modo deciso e convinto ad aderire alla ricostituzione del PCI.
Si, care compagne e compagni, già uniti nella passione e nelle sensibilità dei valori berlingueriani e della protezione degli ultimi, ora mi sento ancora più partecipe delle tante battaglie nazionali e locali che abbiamo condotto insieme, così come quelle future che ci attendono.
Certo, attualmente sono qui a San Marino, ma come ciò non mi ha impedito di accettare con orgoglio ed umiltà la prestigiosa guida della lista comunista la volta precedente nelle elezioni amministrative; così ora non mi è d’ostacolo a fare richiesta di iscrizione al PCI di Marino, proprio nel frangente della assemblea costituente. Assemblea che svolgete intanto che siete prossimi al rinnovo del Consiglio comunale dopo il malgoverno della destra. Concordo con voi che il primo obiettivo è proprio quello di cacciare la destra dal governo di Palazzo Colonna.
Spero, prossimamente, di poter di nuovo tornare a risiedere a Marino, ed intanto vi stringo in un abbraccio fraterno confidando in tanti successi per il PCI, per la lista comunista e per Eleonora Di Giulio sindaco di Marino.

Alessandro Corbelli,   esperto di finanza e scrittore                             San Marino, 26 maggio 2016


Torna il  PCI 11 - Con MAURIZIO sui  MASSIMI SISTEMI


Continua..... non finisce qui !

sabato 28 maggio 2016

MARINO E' EFFERVESCENTE DI QUESTI TEMPI




Nessuna enfasi, ma sicura consapevolezza. E' iniziata in modo forte la riunificazione dei Comunisti in tutta Italia. A fine giugno il congresso nazionale sancirà la 
RICOSTITUZIONE DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
 Intanto, come da regolamento, per giungere a tale appuntamento, in tutti i territori del Paese si svolgono Assemblee per la ricostituzione del PCI. Quella di Marino avrà luogo domenica 29 a S.Maria delle Mole. Questa data, appunto, può definirsi, nel panorama politico e nelle ricadute sociali e culturali che avrà nella città, come data storica.

Grazie per l'attenzione

MAURIZIO AVERSA

Torna il  PCI 10 - Domani a Santa Maria delle Mole l'evento



Ma non finisce qui. Perchè l' occasione è stata foriere di una lunga chiacchierata e ne sentirete delle belle !

MOZIONE DI SFIDUCIA, L'ENNESIMA, AL SINDACO ATTELLAPS


COSA C'E' DIETRO ?


La prima cosa che ho notato è stato quel grande drago che sovrastava Mirko Fiasco. Che sia un presagio ?

FACCIAMO IL PUNTO NAVE

La barchetta ITACSARF affidata a quello che dopo poco si dimostrerà lo

SCHETTINO DE NOJATRI

è chiaramente in secca. Certo, non è colpa sua .... dello SCHETTINO NOVELLO !

Con i motori scassati dai GATTOPARDI, con la pompa di sentina già fuori uso dai primi anni 2000, non sarebbe stato difficile capire dove si andava.


Anche perchè qualcuno capace di leggere i numeri mi sembra che ci fosse in quegli anni. Ma questo è casomai un peccato che conferma la mia tesi di una MAGGIORANZA in quegli anni prossima a 19/20 membri. Io facevo all'epoca un altro lavoro, non mi occupavo de sta roba. Posso anche capire che fosse dovuta, la svista gattoparda, ad una iniziale inesperienza. In realtà, ritengo, che l'immissione di amichi degli amichi nel Palazzo sia stata alla base di tutto ciò. Anche immaginando che qualche consigliere, ma chi ?, andasse a verificare gli organici nel tempo, questo non servirebbe ormai a nulla. 

DOPO IL quinDUCEnnio IL NULLA


Se non lo sapete lo ripeto : inascoltato dai grandi leaders locali, tutti presi dai loro personalismi, proposi una grande alleanza civica per mandare a casa la BANDA del PD. La fine dei grandi leaders e dei loro progetti è nota. Per cui, obtorto collo e scegliendo il male minore, mi vidi costretto ad immergermi fra le quinDUCEnnali pecore della sinistra  e al ballottaggio io votai per SPALLETTA
Daltronde, le denunce sui numeri da anni portate avanti, erano state derubrigate dalla " colta intellighentia " a mere
CHIACCHIERE DE 'A TELEVISIONE !

Avendo ravvisato la necessità di qualcuno che ci capisse di numeri, fra tante " figurine " che non ne " magnano " mi sembrò la persona giusta. La RATIO infatti imponeva impellentemente l'allontanamento dei GATTOPARDI da FRASCATI.
Fosse stato per me avrei dato loro L' ESILIO per le rovine che hanno causato e per la PREDAZIONE patrimoniale e del territorio che hanno consentito. 

E come facevo a sapere che votando SPALLETTA mi sarei ritrovato ATTELLAPS ?


Perchè è indubbio che nella storia di questo paese, nei secoli,

ATTELLAPS sarà ricordato per ITACSARF

Che volete è stata la " sòla ", l'ennesima, propinataci dal

SENATORE ONURB ERROTSA

che per la verità, la sera degli spogli, fu visto in PIAZZA SAN PIETRO a Frascati ( non era ancora ITACSARF ) ondeggiare fra la sede elettorale di Spalletta e quella dell'allora definito 
" Quillatru ".

Un " Quillatru " che più volte dichiarerà, insieme agli altri 2 del suo gruppo, che I GATTOPARDI, suoi grandi elettori, si era già provveduto a sterilizzarli.

Pesa POSA

Evidentemente la " sterilizzazione " necessita di azioni di richiamo, come per alcuni vaccini, se alcuni giorni fa notizie di intelligence parlavano di una cena, poi confermata da GATTOPARDO 2 con un articolo che ha trovato spazio sul WASHINGTON POST ( la definizione è autorevole : il Sindaco FONTANA ).

Così, in questo contesto, dove ancora Pesa POSA con le rovine e i " buffi "da lui e dai suoi compari lasciati ( non dimentichiamo l'eredità di 15 milioni di euro lasciata per 28 anni ai nostri nipoti per pagare parte dei buffi commerciali ), cade l'ennesima proposta di Mirko Fiasco. L' ennesima ed inutile, visto che i numeri parlano chiaro : 15 consiglieri ed 1 Sindaco. Sei all' opposizione e 11 in maggioranza. Ci vorrebbero 3 " disertori " che Mirko individua nei dissidenti Ercole Zangrilli ( Presidente del Consiglio Comunale ), Francesca Neroni ( allineata figurina sui MARO' ) e S.E. Vincenzo CASAGRANDE ( prestigioso e battagliero decano ).

Scusate, ma il SENATORE ERROTSA da che parte sta ?
E gli " STERILLATORI dei  GATTOPARDI " che progetti perseguono ?

Io la vedo improbabile, puerile : mi sembra tanto un " trappolone " e i miei convincimenti non ho esitato ad esprimerli. Come non esitai ad esprimerli prima delle elezioni, ma rimasi inascoltato.


Conferenza stampa 5 - La via del PARADISO è un'altra 




Conferenza stampa 5 - La via del PARADISO è un'altra



venerdì 27 maggio 2016

MARO' :TORNA ANCHE GIRONE. ORA FINALMENTE POTREMO " PROCESSARLI "


GLI ITALIANI VERI VOGLIONO CONOSCERE LA VERITA'



Probabilmente a ITACSARF sarò uno dei pochissimi a potersi togliere questo fiocchetto giallo di dosso.

Insieme a me la stragrande maggioranza dei COMUNI italiani potrà finalmente ritirare dalle balconate gli striscioni che reclamavano la restituzione all' ITALIA dei due soldati vigliaccamente lasciati in ostaggio all' INDIA dall'emerito traditore e dai suoi complici.



Se mi guardo intorno, penso al Comune di Monte Porzio Catone, ai Comuni di Grottaferrata, Marino, Rocca di Papa per citare quelli che ho personalmente visto attivarsi. Comuni di diverso indirizzo politico che, dinanzi all' italianità, hanno abbandonato i colori sociali scegliendo il tricolore.

Inutile dire che il COMUNE di ITACSARF e la MINORANZA INDIANA in MAGGIORANZA
non hanno perso l'occasione per cogliere l'ennesima opportunità di  portare a casa la palma di 
BISCHERI DELLA POLITICA

A questi eroi non mancherò, negli anni, di ricordare il loro forte spirito patriota, il loro fermo rispetto di una risibile giustizia.



Come non dimenticherò di evidenziare l'ennesima iniziativa rimasta sospesa nell'aere, al pari degli ORTI SOCIALI, la situazione degli impianti sportivi e chi più ne ha ne metta !

Striscione pro Marò 011- Francesca Neroni la voce del PD



Cari FRASCATONI voting PD lo avete visto il rappresentante del Ministero degli Esteri a ITACSARF ?

E cosa dirà ARFANO nell'ascoltare il suo rampollo ?




ORA SI VADA A PROCESSO IN ITALIA


SI, ora occorre processarli; perchè dovrà essere chiarito cosa è accaduto in quel mare lontano. Perchè occorre sapere i motivi che portarono al dietro front del governicchio MONTI voluto dall' EMERITO TRADITORE

Occorre conoscere chi dette l'ordine di rientrare in porto, da quale stanza partì quell' ordine, chi sollecitò quell' inversione di marcia.
Occorre conoscere il nome di quel sedicente MINISTRO che si agitava come una vecchia gallina e quali interessi lo sollecitavano.

giovedì 26 maggio 2016

IL 2 GIUGNO A ROMA SFILINO SOLO I MARO' !


I MARO' E LA MARINA MILITARE



Il primo è ancora ostaggio in India. Il secondo è detenuto in permesso di cura in Italia.

Abbandonati dal SAVOIARDO gaudente ancora impegnato nelle personali trame


e dalle " figurine inserite " nella collezione di Palazzo Chigi, nonchè da QUESTA Europa che non c'è, i nostri fucilieri attendono ancora giustizia.

Ci vorrebbe un atto forte; far sfilare solo i LAGUNARI insieme alla MARINA MILITARE, anch'essa abbandonata da QUESTA EUROPA che non c'è nella meritoria opera di salvataggio di vite umane in mare , sarebbe un primo passo di rilevanza mondiale.

Sempre in attesa della consegna del trio

NAPOLITANO, MONTI, PASSERA

a garanzia del rientro definitivo di entrambi i due nostri soldati.











mercoledì 25 maggio 2016

DOMANI RITORNA IL PCI !



IL RITORNO DEL PCI. MA MODERNO E CON PIU’ GRAMSCI, PIU’ LENIN, PIU’ TOGLIATTI E BERLINGUER.


Il 26 giugno si terrà il congresso nazionale per la ricostituzione del PCI. Intanto sono in corso in tutta Italia lo svolgimento delle assemblee che tale ricostituzione la preparano sul territorio. A Marino, presso il Bar Mameli 11B a S. Maria delle Mole si svolgerà quello relativo al comune di Marino. Per l’occasione sarà presente il segretario regionale del PCdI, Luca Battisti. Per questa occasione ospitiamo una intervista a Maurizio Aversa, segretario PCdI Marino.



D. Davvero il 26 giugno, farete risorgere il PCI, quello con lo stemma dipinto da Guttuso?

R. Si. E’ tutto vero e concreto. Con il percorso che è stato avviato dall’Associazione per la Ricostruzione del PCI, siamo ora giunti, in tanti, e con provenienze attuali differenti, a voler svolgere fino in fondo il ruolo di riunire quanto più possibile i Comunisti in Italia. Tutto ciò, dopo un dibattito ancora in corso che terminerà come “nuova ripartenza” dal Congresso di fine giugno, farà in modo che il popolo di sinistra e i comunisti, al pari dei milioni di elettori che seguirono Berlinguer, avranno nuovamente a disposizione proprio il Partito Comunista Italiano.

D. Le diverse provenienze riguardano i diversi partiti comunisti del dopo Bolognina?

R. Non solo e non tutti. Conclusa, anche se ancora non metabolizzata da molti compagni di Rifondazione, l’esperienza di PRC; una parte di questi compagni e compagne, ed altri, un po’ in tutta Italia, militanti in altre diverse organizzazioni comuniste, così come decine e decine di singoli compagni che semplicemente non avevano più svolto attività per assenza di stimolo, occasione, credibilità di progetto politico, si sono ritrovati in questo appello della Associazione. Il passaggio fondamentale, poi, che ha consentito al Pdci, di dare vita lo scorso anno al PCdI, proprio in funzione di ricostituire il PCI, è stato non un tatticismo politico, ma una generosa messa a disposizione paritaria, di tutti i partecipanti – alle commissioni che hanno preparato le tesi e il nuovo statuto ad esempio – per fare insieme, in modo corale e fraterno la Ricostruzione del Partito Comunista Italiano.

D. Una commissione ha predisposto un documento politico fondante, a tesi. Cioè?

R. Proprio in queste ore, ho avuto modo, nel piccolo percorso di confronto locale, con alcuni compagni, a cui ha partecipato anche un noto attivista dei gruppi autonomi, e si è mostrato incredulo (credo positivamente, da quanto ho capito) di come, le tesi che proporremo, pur non essendo affatto velleitariamente barricadere, hanno alla base analisi della realtà italiana ed indicazioni fondamentali che quel compagno trovava molto assonante. Tanto che ha chiesto il documento per “studiarlo” e per poter partecipare al congresso con l’intenzione di intervenire.

D. Bene. Quindi credete che qualche tematica social/movimentista l’avete incamerata questo il nuovo PCI ?

R. Assolutamente no. Non risolviamo qui la capacità, come ha lavorato la commissione che ha proposto le tesi, per ampliare solo in una direzione la proposta politica di fondo del PCI. Infatti, per fare un altro esempio diretto e concreto, non so se parteciperanno al congresso, ma ho visto che hanno apprezzato l’invio dei documenti che ho fatto nei confronti dei sovranisti. Infatti, fatta la tara della loro soggettività politica che intendono riaffermare come autonoma, so che hanno condiviso con noi – perché abbiamo materialmente messo in piedi una bella iniziativa lo scorso anno sui temi della sovranità del nostro Paese, rispetto all’Europa/UE – proprio la volontà di rivedere tutti i rapporti con la UE e di eliminare il pareggio di bilancio in Costituzione. Cose concrete, programma minimo di base, che sta alla base della ricostituzione del Partito Comunista Italiano.

D. Naturalmente questa base ideologico programmatica conterrà anche una analisi ed un giudizio ed un comportamento conseguente rispetto alle forze politiche in campo. Quali sono?

R. Secondo quanto stiamo elaborando a livello di analisi e di proposta politica, i Comunisti praticano una politica unitaria che prende le mosse dalle lotte contro la guerra, per la democrazia, per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Un fronte delle sinistre che a partire da queste battaglie, offra un punto di riferimento unitario contro il PD e il Governo Renzi, contro le destre e alternativo al populismo grillino, è per noi un elemento necessario da costruire in ogni territorio e sulla scena politica nazionale. Questa e non altra, ad esempio quella di Sinistra Italiana è una via possibile. Troppo poco unificante e politicamente povera la proposta di SI di cercare ancora il centrosinistra possibile. Molto più efficace, politicamente poderoso e socialmente radicato invece che mettere insieme culture in un improbabile partito in vitro, puntare su uno schieramento unitario socialmente e politicamente eterogeneo composto di partiti omogenei. Del resto, la risposta che va articolata non è ad un PD ambiguo. Oramai il PD/partito della nazione è strumento per costruire nuovi equilibri di rappresentanza per l’egemonia borghese. Il renzicentrismo è un populismo di governo che passa attraverso la ideologia del fare. E’ in questo senso che la cosiddetta sinistra del PD, nella ipotesi di alleanza con Sinistra Italiana in funzione di un centrosinistra che verrà svolgono una lettura della realtà molto al di fuori del vero. Per completare il quadro, la destra italiana che si sta scomponendo e ricomponendo, lascia ormai intravvedere solo ipotesi nefaste dove la destra xenofoba e razzista cerca spazi nei settori sociali maggiormente colpiti dalla crisi. Differente e da vera funzione di “cavallo di Troia” è il ruolo del M5S che con la retorica dell’anticasta sta di fatto favorendo politiche di restringimento della democrazia, lo stravolgimento della Costituzione e delle stesse politiche di austerity.

 D. Il ricostituito PCI avrà ancora a base la propria diversità?

R.  Il tema non è semplicemente quello di un ripristino della legalità davanti a casi individuali di infrazione, né quello di un galateo morale da ristabilire. Il tema vero è la “questione morale”, il cui prorompere fu anticipato con preveggenza da Enrico Berlinguer: una “questione morale” che è tutta politica, in quanto chiama in causa un intero impianto sistemico entro cui è maturata la crisi delle istituzioni e, dentro questa, la crisi delle forze politiche. Non a caso, è stato un comunista a lanciare in tempi non sospetti l’allarme: né poteva essere altrimenti, essendo quella denuncia espressione appunto della “diversità comunista”(una “diversità” andata via via appannandosi, fino al disastro odierno della sinistra). Spetta ora a noi riprendere quell’attitudine e quella denuncia: rilanciando tra l’altro il tema del controllo popolare sulla spesa pubblica, rivendicando forme di controllo pubblico in generale sull’attività politico-amministrativa, sull’erogazione e la qualità dei servizi pubblici, nonché sui flussi di denaro che attraversano la vita delle forze politiche, imponendo vincoli stringenti allo stesso mercato finanziario.

D. Ma anche il Centralismo Democratico del PCI, lo proporrete ancora?

R. La frantumazione degli interessi corporativi, l’invisibilità dei grandi poteri e l’autoreferenzialità del ceto politico sono tre elementi che hanno determinato un impazzimento, una girandola di comportamenti aventi come criterio regolatore solo l’interesse individuale immediato. La risposta prevalente a questa crisi di razionalità e di rappresentanza è l’autoritarismo o meglio il potere del capo: Renzi, Grillo, Berlusconi, Salvini ma ieri anche Di Pietro e, a livello locale, alcuni sindaci, animano un principio organizzativo che si risolve materialmente ma anche simbolicamente nel governo di un capo che spesso è anche il proprietario (del simbolo, del nome- che coincide in tutto o in parte con quello stesso del capo- delle strutture, dei fondi). Dobbiamo situare la proposta del funzionamento di un partito comunista all’altezza della crisi della politica e della società; e abbiamo l’ambizione di ricostruire non solo un principio di organizzazione efficace ma anche un nuovo tipo di militante politico. Un militante che operi in virtù di una scelta etica o ideologica, di una scienza della trasformazione ma anche in virtù di un modello di relazioni, di un rapporto saldissimo e coerente dell’individuale con il collettivo, della responsabilità con la libertà, della passione con la ragione. Per perseguire questo obiettivo di unità quale base materiale per l’intera azione volta alla ricostruzione dei legami di massa, è urgente la ripresa del centralismo democratico, che è l’opposto (come sapeva Gramsci) del “centralismo burocratico”: un opzione rivoluzionaria e filosoficamente contemporanea che ha bisogno, per realizzarsi, della richiesta di un dibattito franco e libero, sollecitato (e mai represso) dagli stessi gruppi dirigenti, al pari di una sintesi politica accettata e da ognuno/a praticata. E’ dunque parte del metodo del centralismo democratico la massima valorizzazione del criterio di collegialità, del lavoro collettivo e del confronto tra compagni. Così, dal livello nazionale a quello locale, vanno costituiti dipartimenti e gruppi di lavoro, in modo da responsabilizzare il maggior numero possibile di compagne e compagni, puntando a coinvolgere anche energie e risorse esterne al partito. Gli stessi organismi dirigenti vanno concepiti, oltre che come luoghi di direzione politica, come strutture di lavoro nelle quali ogni compagna/o abbia una precisa responsabilità, presenti piani di lavoro articolati e riferisca sulla loro attuazione.

D. Un partito siffatto quali riferimenti sociali ha? Chi si iscriverà a questo Partito Comunista Italiano?

R. Nella storia del movimento comunista un posto particolare occupa il comunismo italiano. Il nostro paese ha visto infatti lo sviluppo del principale partito comunista dell’Occidente, frutto di un intreccio fecondo tra un particolare contesto e un’elaborazione di grande rilievo. Ne sono derivate una teoria e una prassi specifiche, quelle della “via italiana al socialismo”. Alla base di tale esperienza vi sono in particolare i contributi di Gramsci e di Togliatti. Da Gramsci, e dalla sua strategia dell’egemonia, a sua volta legata al pensiero di Lenin, i comunisti italiani hanno ricavato la convinzione che un progetto di transizione al socialismo in un paese avanzato prevede un lungo percorso, un “processo di apprendimento” nel quale la classe lavoratrice si radica nella società, ne occupa casematte e trincee, diviene di fatto classe dirigente, per compiere quindi il passaggio che riguarda il livello dello Stato. I comunisti sono chiamati a ristabilire la sovranità del lavoro, cioè a riprendere in mano una politica “alta”, che non sottostia ai diktat del capitalismo sovranazionale o all’imperialismo in ogni forma esso si esprima. E’ fondamentale ricostruire le basi (ideali, teoriche, ideologiche, culturali) per riappropriarci del concetto di sovranità dei lavoratori e ricostruire una coscienza di classe tra coloro che vivono del proprio lavoro: così che questi possano entrare politicamente nella storia come classe sociale capace di elevarsi da quella “morale di schiavi” a cui oggi è costretta a una “morale di produttori” che permetta loro di diventare protagonisti del progresso e proprietari dei mezzi di produzione. Tutti coloro che intravedono una verità nella analisi della lotta di classe imperante, della divisione del mondo in produttori e predatori, della giustizia sociale e dei diritti diffusi da estendere, sono potenziali compagni e compagne che possono richiedere l’iscrizione al PCI. Inoltre, da questa nuova ricostruzione, c’è un inedito: un “organismo parallelo” che affianca la Direzione Nazionale. Una presenza organizzata nel mondo della cultura e intellettuale, che provi a ricostituire un ambito di discussione ed elaborazione teorica entro cui siano impegnati intellettuali comunisti o comunque vicini alle posizioni ideali e politiche dei comunisti. Da questo punto di vista resta essenziale l’istituzione di un Comitato scientifico, coordinato dal partito e aperto a competenze diverse, che operi con sguardo lungo su tempi non necessariamente determinati dalle urgenze della politica quotidiana.

D. Tutto questo a fine giugno per tutta Italia, E a Marino?


R. A Marino, seppure impegnati nella campagna elettorale di rinnovo del Consiglio comunale, con il nostro obiettivo politico-strategico dichiarato di “cacciare la destra da Palazzo Colonna”; abbiamo deciso ugualmente, senza deroga alcuna, di cimentarci con l’immediata ricostituzione del Partito Comunista Italiano. Confidiamo che saranno molti, da qui a qualche mese, a sentirsi liberi finalmente del giogo/bugia esercitato dal PD che aveva l’alibi della “provenienza”, mischiando – soprattutto in chiave renziana – parte di malintesa appartenenza a nostalgie sopite. Ora, con la ricostituzione del PCI, l’unica forte appartenenza del popolo della sinistra, del popolo comunista è lo stesso PCI che già conosceva: quello di Gramsci e di Togliatti. Quello della base ideologica di Marx e Lenin. Lo stesso della questione morale messa la centro della politica italiana da Enrico Berlinguer. Tutto ciò lo riproporremo domenica 29 maggio dalle 10 del mattino presso lo spazio espositivo del BarMameli a S. Maria delle Mole.

martedì 24 maggio 2016

ARI - FACCE DI CULO !


GENTE SENZA DIGNITA' TROVA ANCORA CHI LA STA A SENTIRE !


Quello che mi stupisce non è tanto la lettera che il MESSERE a sinistra nella foto, anche conosciuto come IL RIMBORSATO D' ORO , ha spedito a IL MAMILIO, ma il fatto che sia stata addirittura pubblicata. Il fatto richiama il proverbio " dimmi con chi vai e ti dirò chi sei ", che in versione della comunicazione mediatica si può tradurre in
" dimmi cosa pubblichi e ti dirò quanto vali

Già perchè il professorino che da 19 milioni di RESIDUI ATTIVI raggiunse le ambite vette dei 62 milioni e fischi con la complicità di una opposizione dormiente ( per essere gentili ), dimostrando con ciò tutto il degrado intervenuto nella macchina amministrativa a Lui affidata fra il 1999 e il 2009, ancora blatera su consigli e collaborazioni.



Da tempo si è data da parte nostra una disponibilità ad un serio confronto sui reali problemi della città (situazione finanziaria e patrimoniale, STS, opere pubbliche, sostegno alle attività del commercio, rilancio del turismo e della cultura,). Invece da parte di alcuni si è voluto mantenere un solco inutile e dannoso per tutti. "

Ma come sempre accade colpe e verità non stanno da una parte sola. E allora se è vero che ci siamo trovati dinanzi " l'ultima dolorosa "perla" di incompetenza e superficialità " è altresì vera l'accusa lanciata in quell' ormai famoso maggio 2015


Solo che alle chiacchiere non fecero seguito i fatti.

NESSUNA AZIONE DI RESPONSABILITA', NESSUNA AZIONE DI DANNO ERARIALE

fu proposta dalla " figurina " novella, che lasciò così cadere nell' oblio le gravissime responsabilità di quelle sedicenti serie controparti che oggi danno pagelle e lezioni di competenza.

L'abbiamo conosciuta la LORO COMPETENZA e la conosceranno anche i nostri nipoti che, nei prossimi 28 anni, dovranno farsi carico della quota capitale e degli interessi sui 15 milioni di euro avuti a mutuo dalla  CASSA DEPOSITI E PRESTITI  per pagare  solo una parte e non tutti i
" BUFFI "
lasciati dai due esperti Sindaci in epigrafe.

Per personaggi simili , che solo nel
WASHINGTON POST DE NOJATRI
possono ancora trovare accoglienza, ci vorrebbe il 
DASPO A VITA
dopo una ricca dose industriale di buon olio di ricino che li liberi della cacca che esce dalle loro facce.



Scusate ma quanno ce vò ce vò !



P.S. - Un risultato però l'intemerata l'ha sortito : quello di far incazzare addirittura Via S. Andrea delle FRATTE
Lo riferiscono fonti d'intelligence CHE NON SBAGLIANO MAI UN COLPO !