domenica 22 maggio 2016

ELEZIONI COMUNALI A ROMA - IL PD GIOCA IL METODO " ITACSARF "


COMPETIZIONE APERTA ALLA RICERCA DI UN NUOVO INIZIO




Il non essere chiamato al voto, data la mia residenza ad 

ITACSARF

e l'assenza dalla competizione del mio partito

LISTA CIVICA A MIA INSAPUTA

 mi consente l' osservazione dei fatti senza dover essere aprioristicamente influenzato da questioni di bandiera.


 ROMA vive una stagione difficile; è ammesso da tutti.
Ma detto ciò, ed  evitando di cadere nella trappola dei discorsi e delle promesse elettorali, io preferisco attenermi ai fatti. Se abbiamo assistito a MAFIA CAPITALE, se le strade della Capitale sono ridotte nello stato in cui sono, se i cassonetti dell' immondizia sono stracolmi, se la mobilità pubblica è nella massima criticità, se il debito comunale è esploso, di chi volete che sia la responsabilità ?

L'ultimo sindaco democristiano al governo della città fu Pietro Giubilo che cessò il suo mandato il 19 luglio 1989. Dopo alcuni mesi di commissariamento del comune avemmo per  9 mesi Franco Carraro, socialista; quindi, dal 21 aprile 93 al 4 dicembre 1993 ben due commissari straordinari.

Il 5 dicembre 1993 inizio' con Francesco Rutelli l'era dei comunisti nella versione PDS prima ( due sindacature ), PD poi con Valter Veltroni.

Dal  21 aprile 1993, quindi, e fino al 13 febbraio 2008 anche Roma ebbe il

quinDUCEnnio 

che ne decretò la distruzione.


A meno che non si voglia sostenere, ma ognuno è libero e responsabile di sostenere le proprie minchiate, che degrado e corruzione siano tutta farina dei 5 anni di 
Gianni ALEMANNO ! PUNTO.



NON E' LA SOLA SIMILITUDINE CON ITACSARF


Con uno sfasamento di  6 anni, anche Frascati, a quei tempi si chiamava così, conobbe l' inizio di quel deleterio

quinDUCEnnio

che ne decretò la rovina. Con la sola differenza che a ITACSARF
l'alternanza non c'è mai stata. Solo e sempre la stessa BANDA nelle mutazioni di sigla. Con la variante che a ITACSARF ha trovato conferma un " metodo " che oggi viene ripreso a Roma da un PD all' ultima spiaggia.


IL METODO ITACSARF



E' un " metodo " semplice che prevede la sostituzione della 
" figurina della copertina "
pur mantenendo gli stessi contenuti interni dell'album.

C'è da dire che a Roma il PD ha messo una bella " figurina " sulla copertina dell' album. Faccia pulita, mai una chiacchiera, un passato da Radicale, Roberto Giachetti ne conserva in tasca la doppia tessera e nel cuore i principi. E' vero, mai una indagine, mai un rinvio a giudizio. Ma il grande banchetto dei MONDIALI 90 era passato quando Giachetti arrivò alla segreteria prima, e a fare il BADANTE di Rutelli poi. Parlo di quel periodo che va dal 1993 ( MANI PULITE era in corso ) al 2001. Il problema è sempre lo stesso: dietro Giachetti c'è sempre la BANDA del PD oggi con riflessi anche verdini.

Votare oggi PD a Roma equivale ad essere o soddisfatti dello stato dell'arte o credere alle favole. Ma potrebbe anche accadere, e ad ITACSARF è accaduto !, che ci sia chi abbocca. Tutto sta a vedere l'indice di ......... grulleria dei romani.


L' ALTRA SIMILITUDINE CON ITACSARF


A Roma, come a ITACSARF, il centro destra è frantumato al punto che l'altra sezione del PDFI, quella che un tempo aveva sede a Piazza San Lorenzo in Lucina e che a ITACSARF come a ROMA mandò in soccorso le SCILITRUPPE all' occorrenza, ha sentito la necessità di





richiamare in servizio attivo vecchi dinosauri come 
IL COGNATO DEL TULLIANI e CASINI.






A ROMA LA SOLUZIONE E' PIU' CHE CORNUTA


Accade infatti, negli ultimi anni, che una forza novella si sia affacciata nell' agone politico. Oltrechè novella è anche
" strana " se riferito al political usual. Anzichè sulla predazione, che nel tempo è stata la sostanza del
PDFI
a geometrie e soggetti variabili
gli arrivati novelli recitano uno strano mantra :

ONESTA'

Sempre politicamente parlando è un concetto oscuro, a meno che, appunto, non si abbia avuto l'orecchio teso al più vecchio partito politico italiano. Quel

PARTITO RADICALE

del quale il buon Giachetti conserva la tessera. 

Quando di qualcuno non sai che dire, specialmente se la pensa diversamente da te, c'è sempre una scappatoia :
dì che è l'antipolitica populista. Perchè, ovviamente, la buona politica, quella rispettosa delle comunità e delle casse della comunità, è l'altra : quella che a Roma ha creato un debito di 12 miliardi di euro, quella della VELA di CALATRAVA, quella degli autobus che non passano mai e della Metropolitana da 45 variazioni di prezzo dopo le gare d'appalto.

E qui c'è la sola distonia con ITACSARF. Perchè se a Roma Cantone ha mandato le carte alla Corte dei Conti per quelle 45 variazioni, a ITACSARF , dove le variazioni di prezzo nell' opera MAGNA e INUTILE dei LOCALI del VALADIER sono state 46 ........ TUTTO VA BENE MADAMA LA MARCHESA e nessuno indaga.

SI, credo proprio che sarà interessante vedere come va a finire a Roma !





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