mercoledì 30 novembre 2016

IL MANIFESTO di Beppe Grillo


SI PUO' DIRE TUTTO DI LUI, TRANNE CHE NON ABBIA IDEE CHIARE



La capacità di certi MEDIA di influenzare le masse dipende 
dalla possibilità di estrapolare dal contesto una parta ed usarla secondo convenienza. In questi giorni di accanito dibattito per le ragioni del SI e per le ragioni del NO, che precedono i successivi tre giorni di accanite riflessioni sul risultato referendario, una affermazione ha monopolizzato l'attenzione.

VOTATE CON LA PANCIA !

Ovvio il riso e il dileggio, specialmente dal versante della sinistra che è notoriamente riconosciuto per la profondità, la raffinatezza e l'acculturamento del teste ivi raccolte solo ed esclusivamente per il bene comune. Il meglio alberga infatti nelle Regioni rosse : lì le migliori banche ( Monte dei Pascoli della Sinistra, Banca Etruria, Banca Marche ), lì hanno albergato e albergano menti fra le più alte e lungimiranti : Licio GELLI e Denis VERDINI solo per citarne due a caso nella moltitudine.

Non che altre Regioni sfigurino ! Dalla TRINACRIA è pervenuto a Roma Angelino ARFANO, uno dei più capaci imprenditori nautici. Anche il Regno delle Due Sicilie non sfigura. E'  lì che è nato il più grande liquidatore che ITALIA abbia mai avuto.
Di nobili origini, duttile e malleabile, primo comunista entrato e uscito vivo dalla sede della CIA a Langley, "my comunist preferred " lo definì Henry Kissinger per l'abilità di applaudire alla invasione sovietica dell' Ungheria e proclamarsi paladino delle libertà,
Giorgio NAPOLITANO
verrà ricordato per la più lunga e pesante crisi del paese e della 
Repubblica.


TORNIAMO ALLA PANCIA CHE E' MEGLIO



Dico che mettendo al centro quella affermazione e ponendovi ai lati le due ali del discorso, viene a formarsi un attacco capace di mostrare tutta la sua potenza attuale e prospettica.

In un paese che vive nell' illegalità tributaria e carceraria, in mezzo ad una corruzione diffusa, nel totale dispregio dell'ambiente e dei beni culturali, con funzionari pubblici sempre proni ai potentati economici ( la TORRETTA di RADETZKY a Verona nè ultimo esempio ) e magistrati che emettono barzellette-sentenze alla

IL FATTO NON SUSSISTE

anche dinanzi al malaffare conclamato


un discorso simile solo un comico poteva farlo. 

Ma noi siamo fuurbbbbiiiiiii e a queste esche non abbocchiamo.

M5S 21- MARCIA PER IL NO : Grillo e la " proiezione "
https://www.youtube.com/watch?v=BWUX5fPpF2I


M5S 22- MARCIA PER IL NO : GRILLO e il Referendum

http://www.youreporter.it/video_M5S_22-_MARCIA_PER_IL_NO_GRILLO_e_il_Referendum


M5s 23 -MARCIA PER IL NO - Grillo: "fidatevi della pancia " 

http://www.youreporter.it/video_M5S_23_-MARCIA_PER_IL_NO_-_GRILLO_FIDATEVI_DELLA_PANCIA

martedì 29 novembre 2016

GUARDIA DI FINANZA. ROMA: ANZIANI MALTRATTATI E MALCURATI IN UNA CASA DI RIPOSO DI VELLETRI. TITOLARE ARRESTATO PER SPACCIO DI DROGA.


L’attività è stata eseguita dal dipendente Gruppo di Frascati.



Dopo quella completamente abusiva scoperta a luglio di quest’anno, i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno individuato a Velletri una casa di riposo e assistenza per persone anziane regolarmente autorizzata ma in pessime condizioni igieniche e senza personale sanitario specializzato per l’assistenza. Al suo interno erano presenti sei anziani, di cui cinque dalla ridotte capacità psico-motoria, assistiti da una ragazza di giovane età priva di ogni abilitazione professionale. Poco edificante la scena apparsa alle Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati, coadiuvate da quelle della Compagnia di Velletri e dal personale dell’Azienda Sanitaria Locale Roma/H: tra gli assistiti, una donna di 52 anni, affetta dalla nascita da cerebropatia neonatale e costretta su una sedia a rotelle che avrebbe dovuto trovare assistenza in una struttura socio sanitaria specializzata. Dagli accertamenti svolti, è emerso che agli ospiti, sottoposti a maltrattamenti e vessazioni di ogni tipo, venivano somministrati farmaci diversi da quelli cc.dd. “salvavita” prescritti dai medici in relazione alle loro rispettive condizioni cliniche. Durante l’ispezione, sono state rinvenute tracce di escrementi di topo, in cucina e negli armadi, nonché riscontrate alcune irregolarità di natura amministrativa e fiscale oggetto di ulteriori approfondimenti, essendo stata rilevata la registrazione soltanto di tre dei sei ospiti ricoverati. Dopo la visita medica, quattro di essi sono stati affidati alle rispettive famiglie e due ricoverati in ospedale; una, oltre a presentare importanti piaghe di decubito e sintomi di polmonite, è apparsa malnutrita e disidratata, tanto da far temere per la sua vita. Ad aggravare la posizione del titolare della struttura, la scoperta, nel corso della perquisizione scattata nella sua abitazione, di alcune dosi di cocaina, marijuana e hashish. L’uomo è stato arrestato per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, oltre a dover rispondere dei reati di maltrattamenti e abbandono di persone incapaci.

ASSEMBLEA BANCA DI FRASCATI - IL PROGETTO E' FALLITO


LA DOMANDA E' QUESTA : COME E' POTUTO ACCADERE ?


Mi corre l'obbligo, in apertura di questo report, ringraziare il  PRESIDENTE Claudio FERRI e l' Assemblea soci tutta per aver consentito questa testimonianza che non poteva mancare nel
A FUTURA MEMORIA
della nostra città che, per i vari accadimenti nel tempo intervenuti, vado a raccogliere.

Ringrazio doverosamente e con piacere quindi l' 
ASSEMBLEA SOCI TUTTA MENO UNO.
Io non so chi sia quel BOLSCEVICO OMERTOSO che s'è opposto alle video riprese degli interventi, fino al punto di abbandonare l'aula. Non so chi sia nè mi interessa saperlo. Sicuramente nel suo DNA è assente la TRASPARENZA oggi a gran voce invocata ovunque : riposi in pace !

Dopo aver ascoltato in precedente articolo gli interventi dei soci, la cui pubblicazione  in via prioritaria è stata sollecitata dallo stesso tavolo della Presidenza, oggi potrete ascoltare dalla viva voce del Presidente Ferri i fatti accaduti. E sono la testimonianza di tante cose. Una normativa ambigua che consente il nanismo salvo poi eliminare i nani. Una VIGILANZA sconcertante, che, anzichè fotografare e basta, porta i segnali di una Banca d' Italia che dai tempi del Governatore FAZIO non è più la stessa.



Un  UIF- Unità d' Informazione Finanziaria che, preposta alle operazioni di anti-riciclaggio, ne segnala il numero al Presidente ma non gli consente di conoscere di quali operazioni si tratti.

Qui mi sovvengono reminiscenze del passato. Le banche all' inizio degli anni 2000 si dotarono di un sistema automatizzato di rilevazione che evidenziava le anomalie ai responsabili delle segnalazioni di ogni unità operativa. A costoro spettava la prima spunta e il via libera agli accertamenti ai livelli superiori. Apprendere che il Presidente di una banca non possa conoscere le operazioni suscettibili di segnalazione, svolte nella sua banca, mi ha semplicemente fatto sobbalzare. Il delegante viene escluso dal controllo sul delegato che lui ha scelto per quella delicata incombenza ! Ma forse è tutto cambiato ; forse per tutto ciò  un motivo c'è. Le normative e le leggi da qualche tempo hanno una finalità ricorrente : favorire chi deve essere favorito. Solo così si spiegano certi fatti; solo così si spiegano certe sentenze. In pillole l'ignoranza omertosa fa bene al " sistema " e meno se ne sa meglio è per il manovratore.



QUEGLI INVITATI DI PIETRA ASSENTI




S'è detto che il progetto è fallito. E nel corso dello svolgimento dell'assemblea ascolterete le motivazioni e i lamenti del Presidente 

Claudio FERRI

Si, è vero, l'inadeguatezza del capitale sociale; si, è vero, la BANCA d' ITALIA che ancora consente la gestione del credito previa raccolta di 4 milioni di euro di capitale sociale salvo poi dirti che sei un nano e devi accorparti. Ma la verità vera è stata la gestione del credito e le conseguenti perdite; sia dei crediti sia nel conto economico.  Sono questi ad aver causato il danno per i soci che vedranno, se va bene, la restituzione soltanto del 60% di quanto sottoscritto. Ai costi dello start-up s'è aggiunta questa anomalia. Eppure l'operatività è iniziata in periodo di crisi conclamata, cosa che avrebbe dovuto elevare al massimo la cautela e l'analisi del merito creditizio. Ma chi gestiva il credito ? Quali erano i poteri delegati per la sua erogazione ?
Come  sono state istruite le pratiche di concessione delle facilizioni, con quale preparazione tecnica ? Tutte domande che molti si saranno poste, ma che non avranno risposta. Il mondo bancario è una melassa nella quale anche un magistrato può perdersi se è vero che dopo tre richieste in udienza non è ancora dato conoscere se NUOVA BANCA ETRURIA
sia o meno autorizzata alla gestione del credito ......... nel silenzio fragoroso di BANCA d' ITALIA !

Certo è che, quali che siano i poteri delegati vigenti in Banca di Frascati, il CDA nell' erogazione del credito ci stava dentro con tutte le scarpe e fino alle ginocchia. Ed è quindi strano che, salvo sviste dovute all'attenzione dedicata alle riprese, in questa importante assemblea sia mancato l' ex VICE PRESIDENTE Paride PIZZI (già DG della STS MULTISERVIZI Srl in liquidazione con oltre 3,6 milioni di perdite e oggi DG della STS AZIENDA SPECIALE )  che nel CDA fu fino a poco tempo fa presente.

Non meno evidente l'assenza del socio Senatore BRUNO ASTORRE che solo 18 mesi fa volle così annunciare la sua corsa alla sottoscrizione  di azioni novelle.

BANCA DI FRASCATI 013 - Parla il socio Senatore Astorre
La preoccupazione sul destino delle Banche di credito cooperativo viene fugata dal Senatore Bruno Astorre. " Ho parlato con Renzi , mi ha escluso questa cosa immediatamente...... sono solo boatos "
Praticamente #BCCSTATESERENE



Ascolterete quindi la relazione del Presidente FERRI mentre per la nomina del liquidatore dovrete attendere ancora qualche giorno.

MAJORA PREMUNT




SPECIALE BANCA DI FRASCATI 1- Preliminari assembleari





SPECIALE BANCA DI FRASCATI 2 - Lettura della normativa



SPECIALE BANCA DI FRASCATI 3 - La parola al Presidente Claudio FERRI
Gli effetti della normativa emanata dal Governo. La visita della VIGILANZA ed i colloqui con la stessa. E' TUTTO VERBALIZZATO.Report sulle trattative e i segnali da BANKIT. 
BCC ROMA e BCC PALESTRINA
Il problema delle quote capitale di BCC PALESTRINA e le preoccupazioni di quest'ultima : LE POLTRONE A CHI ?





SPECIALE BANCA DI FRASCATI 4 - FERRI e la cessione di azienda
I ripensamenti di BCC PALESTRINA e i diktat ricevuti.
Il danno conseguente e le imposizioni di BANKIT.
Il  valore dell'avviamento.
Le trattative riavviate con  BCC ROMA.
Le regole cambiano il 1 gennaio 2015 nel TUB
Le perplessità del PRESIDENTE sull'agire di BANKIT e la ricaduta sulla operatività quotidiana.



SPECIALE BANCA DI FRASCATI 5 - FERRI sul capitale e BANKIT
La BANCA CENTRALE  dovrebbe accendere il cervello prima d'agire.
Gli errori commessi nei 6 anni di attività : un errore di presunzione.
" NON PENSAVO CHE DIRIGERE UNA BANCA FOSSE COSI' IMPEGNATIVO "
La " STRANA STORIA " delle operazioni anti-riciclaggio : l' UIF non ne porta a conoscenza il PRESIDENTE !
Le SIBILLE della VIGILANZA. Chi ci sarà mai in quelle operazioni ?



SPECIALE BANCA DI FRASCATI 6 - Ancora FERRI su VIGILANZA e cessione
La tempistica dell' operazione e l'attesa per l'autorizzazione di BANKIT.




SPECIALE BANCA DI FRASCATI 7 - FERRI : rimborso al 60%



SPECIALE BANCA DI FRASCATI 8 - Ultime considerazioni del Presidente













Precedente articolo : 

BANCA DI FRASCATI - GLI INTERVENTI DEI SOCI IN ASSEMBLEA


domenica 27 novembre 2016

BANCA DI FRASCATI - GLI INTERVENTI DEI SOCI IN ASSEMBLEA


ASSEMBLEA SUL PROGETTO DI LIQUIDAZIONE VOLONTARIA DELLA BANCA DI FRASCATI



Aderendo ad una specifica richiesta pervenuta dal 

TAVOLO DELLA PRESIDENZA

 gli interventi dei soci in assemblea avranno precedenza sulla disamina dello stato dell'arte rappresentata dal Presidente Prof. 

CLAUDIO FERRI

Mi corre tuttavia l'obbligo di evidenziare come, in tempi in cui la trasparenza è invocata a destra e a manca, ci sia  chi preferisca, per consuetudine probabilmente quotidiana, invocare ancora

 l' OSCURANTISMO BOLSCEVICO

E' il caso di quel socio che ha abbandonato l'assemblea quando il  Presidente FERRI ha autorizzato, in deroga al regolamento assembleare ed in coerenza con il passato, le riprese video della seduta. Voglio sperare che siffatto socio, mi si dice un avvocato, non abbia nella sua attività professionale rapporti con entità di pubblico interesse.

ONORI  AL PRESIDENTE FERRI CHE HA RESPINTO CON DECISIONE L'ASSURDA PRETESA !


SPECIALE BANCA DI FRASCATI 10 - Primo intervento di un socio


SPECIALE BANCA DI FRASCATI 11 - L'intervento del socio GIORGI



SPECIALE BANCA DI FRASCATI 13 - VARE legiones redde !



SPECIALE BANCA DI FRASCATI 14 - L' intervento del socio MANCINI





SPECIALE BANCA DI FRASCATI 15 - La delusione del socio D' Orazio

https://www.youtube.com/watch?v=GdwCohbYvaI



SPECIALE BANCA DI FRASCATI 16 - Le risposte del Presidente ai soci

https://www.youtube.com/watch?v=Isb_J9cfi6g



SPECIALE BANCA DI FRASCATI 17- Ancora risposte del Presidente
https://www.youtube.com/watch?v=pIQqK5DM1Wc




SPECIALE BANCA DI FRASCATI 18 - Interventi e risposte di precisazione

Gli interventi relativi all' introduzione dell' assemblea, alla disamina della situazione di bilancio, alla nomina del liquidatore e le conclusioni assembleari verranno trattate in altro articolo.

venerdì 25 novembre 2016

IL LABBRO DI FIRENZE NON PERDE IL VIZIO


ORMAI LA SUA CREDIBILITA' VACILLA ANCHE NELLA  BANDA PD


L'affabulatore fiorentino da 3 anni va ripetendo di aver abbassato le tasse, ma il gettito è sempre in aumento. Aveva anche allo studio l' IMI ...... una tassa ricomprendente i vari balzelli mutanti ICI,IMU, TARI e chi più ne ha ne metta per cogliere l'ennesima occasione di aumenti occulti finali dei balzelli. D'altronde, a parte gli iscritti al PD c'è qualcuno che creda all'abolizione delle Province o all' abolizione di EQUITALIA ?

Il LABBRO cambia loro il nome lasciando invariata la sostanza. Ecco perchè l' ITALIA muore. Perchè esistono pupazzetti simili partoriti dalla mente malata del 

 GRANDE TRADITORE SAVOIARDO





IBL] EDITORIALE-AIRBNB E IL NOME DELLE COSE



Il presidente del consiglio aveva assicurato che sarebbe stata eliminata: ma la tassa Airbnb non è stata ancora cancellata dal disegno di legge di stabilità, solo accantonata in attesa che le acque si calmino, che si trovi un accordo politico o - chissà - che l'opinione pubblica se ne dimentichi. 
Prima che anche questa vicenda sparisca dai giornali, sarebbe almeno il caso di chiamare le cose col proprio nome: la norma, contenuta in diversi emendamenti, non tassa le locazioni per brevi periodo. Queste sono già tassate. Già oggi i proprietari di un immobile che viene dato in affitto per brevi periodi, magari solo per una notte, sono obbligati a pagarci le imposte: o assoggettando il relativo reddito all'Irpef o optando per la cedolare secca del 21%. Quello che fa la norma proposta, quindi, non è ripristinare l'equità fiscale tra gli albergatori e gli affittacamere. Invece, elimina la possibilità di scelta tra le due forme di tassazione e obbliga tutti alla cedolare. Paradossalmente, chi ha redditi più bassi e magari arrotonda affittando una camera di casa propria, dovrà pagare tasse più alte di quanto non paga oggi. 
Il governo, però, prende due piccioni con una fava: da un lato, aumenta le entrate, perché chi non trovava conveniente, per motivi di reddito, scegliere oggi la cedolare sarà obbligato a farlo. Dall'altro, impone agli intermediari come Airbnb di diventare sostituti di imposta, scaricando su di essi gli oneri burocratici collegati all'emersione dell'imponibile e, di fatto, obbligandoli ad avere una sede in Italia: in attesa di una web tax per tutti, si comincia ad applicarla per settori. 
Siamo esseri umani: ogni tanto vedere un nostro concorrente che inciampa ci dà strepitosa soddisfazione. Per questo motivo esulteranno albergatori e operatori turistici "tradizionale". Non c'è uno solo dei loro problemi che venga risolto da questa norma, ma ne crea a quelli che considerano concorrenti non convenzionali e, quindi, sleali.
Dovrebbe esser chiaro, però, che prima ancora che intermediari come Airbnb, i quali potranno sempre consolarsi in mercati stranieri più accoglienti, a soffrirne saranno migliaia di italiani proprietari di casa: quelli che con gli affitti a breve termine cercano di arrotondare un reddito già falcidiato dalle imposte.

giovedì 24 novembre 2016

BANCHE : PROBLEMI NAZIONALI MA NON SOLO


IL PROBLEMA STA SEMPRE NEL MANICO


L'ho detto, l'ho scritto e lo ripeto !

Con la riforma del sistema bancario consigliata  dai consulenti americani sul finire degli anni 90, ( McKinsey in primis )
le sofferenze bancarie sono divenute giganti, sistemiche. Dalle piccole sofferenze dovute all' imperizia o al clientelismo dei Direttori di Filiale si è passati alle

VORAGINI NEL CREDITO

per le facilitazioni concesse dai CDA

E' inutile ripercorrere le grandi truffe del genere PARMALAT. Le TALPE stavano all' interno della governance, dei CDA. Il caso di questo sedicente banchiere di Banca Marche è esemplare. Il CONTE MAX
ne ha combinate di cotte e di crude, con altissime complicità politiche ed del SISTEMA CREDITO.

MASSIMO BIANCONI, al secolo il CONTE MAX per gli ex colleghi di UNICREDITO, dopo aver fatto il giro delle 7 CHIESE in versione bancaria ( dal Banco di Santo Spirito a Banca di Roma e quindi Unicredito sulla scia di Cesare Geronzi e delle varie fusioni ) dopo qualche apparizione in BNA, Banca Agricola Mantovana, Cassa di Risparmio di Verona e IMI-San Paolo è finalmente approdato a Banca Marche. Al seguito del Conte i soliti questuanti bancarottieri, i FURBETTI DEL QUARTIERINO e chi più ne ha ne metta. Fra i tanti anche qualche eccellenza del MAGNA MAGNA operativo ad ITACSARF, del quale a tempo debito faremo nome cognome e sponsor locale.

MA QUANTI CONTE MAX ESISTONO ?

Per tornare al nostro dirò che, senza che quell'eccessivo girovagare bancario allertasse sospetti nei polletti marchigiani ( quelli buoni le banche se li tengono stretti ), in 8 anni è riuscito ad affondare BANCA MARCHE
creando un buco tremendo nella banca, nelle Fondazioni locali e fra i risparmiatori. A dire il vero c'è chi ha saputo far di meglio quanto a tempistica e pur se per importi ridotti. Perchè dobbiamo renderci conto che il fenomeno di sedicenti banchieri, in realtà peracottari da strapazzo, è assai esteso.




 Dalle grandi banche sistemiche il fenomeno è sceso anche alle banche regionali e di qui a quelle di paese. Non sfugge a nessuno il grande tribolare delle Banche Popolari e della Banche di Credito Cooperativo. Più si scende, più i CDA esprimono presenze di improvvisati banchieri da condominio, più il tumore si diffonde. Il dramma finale sta nella considerazione che siffatte macchiette trovano poi sponda, e poltrone, anche nelle piccole realtà non bancarie gestite dalla politica. Ma questo il

POPOLO BUE

non ama saperlo. E questa sorda ignoranza ringalluzzisce certi personaggi che, nonostante i fallimenti cospicui del passato, sono sempre pronti per predazioni novelle.

"Progetto Frascati sulla riforma costituzionale : un incontro per approfondire"


REFERENDUM COSTITUZIONALE




Sabato 26 Novembre alle ore 18.30, presso la Libreria "Mondadori " di Frascati si terrà un dibattito sulla riforma costituzionale che costituirà l' occasione per approfondire e discutere di una riforma "che non convince" , come recita il manifesto  di lancio dell' evento. 
Di aspetti collegati agli impatti della riforma sulla governabilità, sulla semplificazione e sulla coesione, anche alla luce delle norme  che toccheranno il rapporto Stato - Regioni , discuteranno l' On. Edmondo Cirielli di Fratelli d' Italia - Alleanza Nazionale e l' On. Filiberto Zaratti di Sinistra, Ecologia, Libertà. 
Moderatore del dibattito sarà Marco Caroni, Direttore di "Il Mamilio" mentre l' incontro sarà aperto da un intervento di saluto di Alessandro Adotti e da un' illustrazione dei principali aspetti della riforma, che costituisce l' oggetto del prossimo referendum del 4 Dicembre, a cura di Davide Paoli."

mercoledì 23 novembre 2016

Osservatorio Minghetti - Superindice IBL: Nota di aggiornamento N. 5



L' ISTITUTO BRUNO LEONI COMUNICA



Premessa e sintesi dei risultati

Ha fatto scalpore la scelta del Presidente del Consiglio italiano di utilizzare come sfondo per le sue conferenze stampa solo bandiere italiane e non già, come da anni accadeva, anche bandiere dell’Unione Europea. Per una volta, non si tratta – come si è sostenuto – di una strategia di comunicazione, ma piuttosto della semplice rappresentazione della realtà. Piaccia o meno, l’Italia sta ormai da tre anni dicendo addio all’Europa. Lo dice – e non da oggi – il Superindice IBL: la configurazione macroeconomica italiana si sta progressivamente allontanando da quella media dell’Unione Europea (come si evince dal grafico all’interno dell’immagine che segue). 

 

E l’Italia appare sempre più come una realtà periferica non tanto in senso geografico quanto in senso macroeconomico. Non è l’unica realtà nazionale divergente, ma è certamente l’unica realtà divergente e al tempo stesso intrinsecamente vulnerabile. I segnali di tensione si vanno moltiplicando. E forse è arrivato il momento di allacciare le cinture. E – per chiarezza – il referendum non c’entra minimamente. L’aggiornamento del Superindice, realizzato dopo la pubblicazione, l’11 novembre scorso, della banca dati macroeconomica annuale (Ameco) da parte della Commissione europea,[1] conferma sotto questo punto di vista quanto già emerso nei precedenti aggiornamenti. Rinviando a questa pagina per la metodologia di calcolo del Superindice, riportiamo di seguito il risultato dell’aggiornamento ed un breve commento.

L’Eurozona
Nelle precedenti Note di aggiornamento no. 3 del 10 febbraio 2015 e no. 4 del 6 giugno 2016 ci si era concentrati sul comportamento complessivo dell’Eurozona. Il Superindice era stato calcolato per tutti i paesi membri dell’area dell’Euro, presentando la media dei Superindici:[2]  una misura immediata e intuitiva dell’evoluzione dei processi di divergenza e convergenza presenti all’interno dell’Unione monetaria. I risultati delle ultime rilevazioni vengono sostanzialmente confermati. Dopo essersi notevolmente ridotto negli anni che precedettero la crisi finanziaria del 2008, il grado di divergenza fra le economie dell’area dell’Euro ha raggiunto e superato nell’anno in corso i livelli precedenti all’introduzione della moneta unica.

 

Tabella 1: Stati membri convergenti (divergenti) e anno di inizio (dopo la crisi dei debiti sovrani) della tendenza alla convergenza (divergenza)

 

Il comportamento di alcuni stati membri in particolare, sintetizzato nella tabella precedente, spiega gran parte di questo processo. E’ appena il caso di ricordare che ai paesi divergenti fa capo oltre il 48% della popolazione dell’Eurozona mentre ai paesi convergenti fa capo solo il 29% della popolazione dell’area dell’Euro. E’ altrettanto appena il caso di ricordare che Austria ed Italia (sia pure per motivi differenti) andranno alle urne in dicembre e Francia e Paesi Bassi (oltre alla Germania) nel corso del 2017. Ma è evidente che la data di avvio dei processi di divergenza è tale da escludere che la divergenza sia stata una scelta elettorale. Siamo, piuttosto, evidentemente di fronte a processi di fondo che i governi nazionali (in nessun caso espressione di movimenti dichiaratamente euroscettici) hanno evidentemente accettato, accompagnato o in qualche modo condiviso e che l’Eurozona nel suo complesso ha fino ad ora sopportato. Ma fino a quando, tenendo conto anche del fatto che nel 2018 cambierà la guida della Banca Centrale Europea? Fino a quando, tenendo conto dell’annunciata uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea e dei mutamenti del quadro internazionale che potrebbero accompagnare la presidenza Trump?

Il tema della incompatibilità fra il grado di disomogeneità dell’Eurozona e il funzionamento ordinato di un’area valutaria peculiare come l’area dell’Euro rimane dunque al centro delle questioni europee.

Per quanto riguarda, in particolare, Francia, Italia e Paesi Bassi (di cui seguono i grafici) le tendenze sono chiare al di là di ogni ragionevole dubbio. L’Italia sembra, in particolare, aver intrapreso un cammino simile a quello già osservato fra il 2008 e il 2010 ed è ormai molto prossima ai livelli di divergenza prevalenti al momento della introduzione della moneta unica. Se si tiene conto del fatto che nel 2011 il paese è stato vicino ad una crisi finanziaria potenzialmente devastante, si possono meglio apprezzare i rischi impliciti nella strada che il paese sembra aver deciso di percorrere. E si può anche comprendere come e perché i segni di instabilità si moltiplichino, nel nostro caso, ad ogni stormir di fronde. Il Ministro dell’Economia ha recentemente affermato che i segni recenti di innalzamento dello spread segnalerebbero i timori dei mercati di una interruzione delle politiche in atto da un triennio. E’ un ottimismo che vorremmo poter condividere ma che i dati sembrerebbero smentire. 


 

 

 
Come altri Governi hanno fatto in passato, si direbbe quindi che quello attuale stia in realtà vanificando gli sforzi fatti fra il 2011 ed il 2014 per avvicinarci ai nostri partner europei. E questo è vero sia se si guarda ai soli paesi dell’area dell’Euro sia se si allarga lo sguardo, invece, all’intera Unione Europea (come si evince dal grafico seguente). 

 

Rimanendo al caso italiano, c’è purtroppo di più. Stando alla narrativa corrente, secondo cui sarebbe in atto un profondo processo riformatore, tale evoluzione temporale dovrebbe essere sempre più chiara nel passaggio da ogni rilevazione alla rilevazione successiva. In altre parole, pur all’interno di una tendenza divergente, le scelte di politica economica potrebbero aver contribuito a contenere quella tendenza. Le riforme, infatti, potrebbero – se ben disegnate e ben attuate – aver riportato il paese in carreggiata, avvicinandolo ai suoi principali partner europei. In altre parole, il processo riformatore potrebbe aver contribuito a ricondurre il paese su traiettorie più coerenti con un corretto funzionamento dell’Unione monetaria. Ciò, purtroppo, non è accaduto. Una evidente spinta nella direzione di una maggiore convergenza si osserva fra le rilevazioni del maggio e del novembre del 2015 (e dunque nel periodo di piena attuazione – per fare solo un esempio – della riforma del mercato del lavoro). La tendenza si interrompe nelle rilevazioni successive e si inverte bruscamente con la rilevazione del novembre 2016.

 

Se, come abbiamo già più volte specificato, è lecito immaginare che le riforme abbiano bisogno di tempo per influenzare comportamenti e aspettative delle persone e tradursi in crescita, occupazione, competitività e finanze pubbliche più sane, per altro verso è ormai altrettanto lecito ipotizzare che – in prossimità ormai del terzo anno di vita del governo in carica - il processo riformatore si sia interrotto, cambiando addirittura di segno, e vengano contestualmente al pettine i nodi impliciti in un disegno inadeguato dei provvedimenti varati negli ultimi anni.

Note
1. Per la banca dati annuale della Direzione Generale Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea, si veda http://ec.europa.eu/economy_finance/db_indicators/ameco/index_en.htm

VITERBO, FRATELLI D’ITALIA: “NO A NUOVO CAMPO IMMIGRATI IN ZONA EX FIERA”


PROVE TECNICHE DELLA " CLAUSOLA DI SUPREMAZIA " PREVISTA NELLA DEFORMA COSTITUZIONALE


VOTA SI = IO SO IO E IL POPOLO BUE NON CONTA UN CAZZO

Viterbo 22 novembre 2016

Abbiamo effettuato un sopralluogo presso l’area dell’ex Fiera di Viterbo dove la Prefettura su imposizione del Governo Renzi e con il silenzio dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michelini  sta predisponendo un nuovo campo di accoglienza per immigrati. Abbiamo visto decine di moduli abitativi nuovi dislocati su una superficie di migliaia di metri quadri, dove dalle informazioni che trapelano saranno collocati centinaia di migranti. Il centrodestra in consiglio comunale con la richiesta di un consiglio straordinario ha tentato di stanare dall’omertoso silenzio la maggioranza di centrosinistra che sostiene la giunta Michelini ma la stessa ha preferito lavarsene le mani e far cadere il numero legale, non esprimendosi su un tema di carattere nazionale che graverà fortemente sull’intera città.  Predisporremo un’interpellanza in Regione Lazio e interesseremo della questione anche i deputati di Fdi per capire il costo sostenuto dalla comunità per queste unità abitative che risultano noleggiate, e per la rete fognaria che risulta appena realizzata. Vogliamo capire quante risorse verranno investite su questo campo che dista 4 km dal centro abitato, e che porterà con sé tutte le consuete difficoltà di gestione e convivenza che ogni hub-lager per immigrati ha già dimostrato di causare alla popolazione locale. E’ intollerabile constatare che mentre i nostri concittadini delle zone terremotate aspettano di essere collocati in strutture e moduli abitativi che possano rendere loro più agevole la vita dopo il dramma del terremoto, il Ministero dell’Interno continui a prevedere risorse sull’accoglienza che gonfiano il business dell’immigrazione. Chiediamo risposte immediate e chiare sia dalla Prefettura sia dal sindaco Michelini ai cittadini di Viterbo che devono essere messi a conoscenza di quello che sta per accadere sul loro territorio perché si tratta dell’ennesimo campo profughi che viene paracadutato sui territori all’insaputa di tutti.
E’ quanto dichiarano in una nota gli esponenti di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, Luigi Buzzi, capogruppo in consiglio comunale Viterbo, Giuseppe Peruzzi, coordinatore Viterbo e Mauro Rotelli, dirigente nazionale.

Video del sopralluogo sul profilo FB Fratelli d'Italia Viterbo

martedì 22 novembre 2016

A PEPPI' .... MA CHE CASINI VAI COMBINANDO ?



" Rocca di Papa:  bufera sul dopo incontro per il "" griffato maggioranza (e Pd bis) "




Titolava così IL MAMILIO.IT commentando il convegno per il SI tenutosi a ITACSARF nel bar del Sindaco di Rocca di Papa
EMANUELE CRESTINI

Per chi queste riunioni referendarie un pò le ha frequentate, e ha visto i presenti rocchigiani all' incontro tenutosi alla presenza dell' On. Roberto Speranza ,tante rimostranze possono anche starci.

Quello che invece non è chiaro e, a mio avviso, fuori luogo  è il richiamo al

CODICE ETICO del PD

che sarebbe quella pellaccia che si allunga e si stira a piacimento.

Faccio un esempio : ma cosa dice il CODICE ETICO del PD quando si fa salire a bordo DENIS VERDINI ?

Ne faccio un altro di esempio ?

Cosa dice il CODICE ETICO del PD quando, per salvare una deleteria e agonizzante sindacatura PD a FRASCATI ( allora non ancora ITACSARF ) si imbarca in maggioranza l'ex capogruppo di FORZA ITALIA, ex capogruppo del PDL ?

http://www.youreporter.it/video_FRASCATI_-_LA_TRANSUMANZA_POLITICA

Il consigliere MARIO GORI, ex capogruppo FORZA ITALIA, ex-capogruppo PDL, ex-CITTA' NUOVE, oggi colonna indispensabile della MAGGIORANZA BOLSCEVICA che sostiene la GIUNTA DI TOMMASO, abbandona i seggi dell'opposizione per prendere posto nelle file della maggioranza.

A dire il vero qualcuno " disse " qualcosa, ma rientrò subito nei ranghi !


lunedì 21 novembre 2016

COSE MAI VISTE A ITACSARF ..... MA .......


C' E' UN MA GRANDE COME UNA CASA


Nel leggere simili delibere c'è da rimanere di sasso !

La domanda che spontaneamente sorge è la seguente :
COME E' POTUTO ACCADERE ?

Dov'erano i VALENTISSIMI dirigenti, funzionari messi a gestire il nostro patrimonio ? Ed il VALENTISSIMO SEGRETARIO GENERALE  dov'era negli anni del  GATTOPARDENNIO 

2008 - 2009, 2010, 2011,2012, 2013, 2014

E gli Assessorelli al bilancio in quegli anni avvicendatisi cos'hanno da dire ? 

DAMIANO MORELLI che me dichi ?



ROBERTO MASTROSANTI che me dichi ?



COMUNE DI FRASCATI 
CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO 

con i poteri della Giunta Comunale Numero49 Del18-11-2016 Oggetto:SFRATTO PER MOROSITA' E CONTESTUALE CITAZIONE PER LA CONVALIDA NEI CONFRONTI DELLA SOCIETA INTEGRA SISTEMI AR.L. 
VIA VERDI N.8. NOMINA DIFENSORE AD LITEM. 

  L'anno duemilasedici il giorno diciotto del mese di novembre alle ore15:30, in Frascati, Piazza Marconi 3, nella Sede Comunale, il Commissario Straordinario Dott. Bruno Strati, con l’assistenza del Segretario Generale Dott. Senzio Barone ha approvato la seguente Delibera 

PARERI sulla proposta di delibera Numero49 del 18-11-2016 ai sensi dell’art.49 del D.Lgs. 18/08/2000 n.267 

Si esprime parere FAVOREVOLE sulla proposta per la regolarità tecnica (art.49D.Lgs 267/2000) addì14-10-2016
 Il Dirigente  Il Responsabile del Procedimento Caterina Albesano Si esprime parere FAVOREVOLE sulla proposta per la regolarità contabile (art.49D.Lgs 267/2000) addì 14-10-2016 

Il Responsabile del Procedimento Il Dirigente del Servizio Finanziario  
EleonoraMagnanimi

 ILCOMMISSARIOSTRAORDINARIO Dott.BrunoSTRATI 

Su proposta dell’Avvocatura Comunale 
Visto il D.P.R. 19 agosto 2016 ,con il quale il Presidente della Repubblica,ha sciolto il Consiglio Comunale di Frascati, ed ha nominato il  
Dott. Bruno Strati,Vice Prefetto, Commissario Straordinario per
la provvisoria gestione dell’Ente, conferendogli i poteri spettanti al Consiglio Comunale, alla Giunta e al Sindaco; 

Premesso che: 
1-  Il Comune di Frascati è proprietario di un locale sito in Frascati Via Giuseppe Verdi n.8, 

oggi condotto in locazione dalla

 Integra Sistemi srl 

in persona del legale rapp.te p.t.. 

2- la società conduttrice si è resa morosa del pagamento dei canoni di locazione relativi agli anni

2008-2009-2010-2011-2012-2013-2014-2016


(sino al mese di settembre) per complessivi

€42.760,88

oltre ad interessi legali.

 3-Vane sono risultate le richieste di pagamento del dovuto effettuate dal Comune di Frascati; 

Vista la nota del Dirigente del II Settore del 27.09.2016, prot.N.46169, con la quale viene richiesto all’Avvocatura comunale di agire  nei confronti del conduttore al fine di tutelare gli interessi del Comune. 

Considerata,pertanto,la necessità che il Comune agisca in giudizio al fine di riottenere la disponibilità del locale e recuperare le somme  non corrisposte dal conduttore; 

( OMISSIS )

DELIBERA 1)Per i motivi sopra esposti promuovere sfratto per morosità e contestuale citazione per la convalida nei confronti della società IntegraSistemi ar.l.,in persona del legale rapp.te p.t.,relativamente al locale sito in Frascati Via GiuseppeVerdi n.8 nonché decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo per i canoni non corrisposti dalla stessa Letto,approvatoesottoscrittoanormadilegge. ILCOMMISSARIOSTRAORDINARIO ILSEGRETARIOGENERALE (F.todott.StratiBruno) (F.todott.BaroneSenzio) __________________________________________________________________________